SCENARI

Cresce la fiducia nel multicloud: 8 aziende su 10 hanno più di un provider

Ma rimangono una serie di vincoli che limitano l’accesso, e avanza il timore che le soluzioni Sd-Wan possano essere troppo complesse e costose. Lo studio Censuswide per Barracuda Networks

Pubblicato il 19 Gen 2021

A. S.

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I professionisti IT stiano con il passare del tempo acquisendo una crescente fiducia nel cloud, ma nonostante questo le organizzazioni si trovano ad affrontare una serie di vincoli rispetto all’accesso al cloud. E’ quanto emerge dallo studio “Cloud networks: shifting into hyperdrive”, commissionato da Barracuda Networks, che ha coinvolto decisori IT di tutto il mondo per “cogliere atteggiamenti e opinioni nei confronti del cloud pubblico, i vincoli all’accesso, i problemi di sicurezza, le soluzioni emergenti e diversi altri temi a essi collegati”, si legge in una nota dell’azienda.

A condurre l’indagine è stata Censuswide, società specializzata in ricerche di mercato, su un campione di 800 manager, collaboratori esterni e team manager con responsabilità sull’infrastruttura cloud della propria organizzazione, appartenenti ad aziende di ogni dimensione in Emea, Apac e Usa, attive in diversi settori, dalle costruzioni all’istruzione, dalla finanza alla sanità, alla tecnologia, al manifatturiero, retail, trasporti.

Dalla ricerca emerge che più di tre intervistati su quattro utilizzano più di un fornitore cloud, come Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud Platform, mentre quasi l’80% afferma che la propria organizzazione ha implementato una rete basata su Azure.

I vincoli principali evidenziati dal campione sono quelli che riguardano l’accesso al Cloud, con il 56% degli intervistati che afferma di essere impegnato per poter garantire disponibilità continua e accesso “always on” alle applicazioni cloud. E’ quasi del 70% la percentuale di chi lamenta problemi di latenza nell’uso di applicazioni cloud, mentre puiù di sette intervistati su dieci usano per la propria rete metodi di accesso tradizionale conme ad esempio l’Mpls, il multiprotocol label switching, che per il 60% degli intervistati provocano un aumento dei costi soprattutto in coincidenza con i picchi workoad stagionali.

Infine più del 70% degli intervistati prevede di implementare una soluzione Sd-Wan nei prossimi 12 mesi per risolvere i problemi di connettività cloud, mentre quasi il 60% afferma che la propria organizzazione esita ad adottare una soluzione Sd-Wan per il timore che sia complessa e costosa.

“Le aziende proseguono nel processo di trasformazione radicale della propria infrastruttura e sempre più fanno affidamento al cloud pubblico, scoprendo però nuovi problemi di sicurezza e connettività – afferma Klaus Gheri (nella foto), VP, Network Security di Barracuda – Tuttavia, adottando soluzioni Sase (Secure Access Service Edge) altamente flessibili, le organizzazioni di ogni dimensione e settore possono migliorare la connettività, semplificare la gestione e potenziare la sicurezza”.

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