Ibm inaugura l’era del mainframe Linux-only

Svelata la nuova linea di server. Il modello Emperor per le grandi imprese è in grado di “scalare” fino a 8mila macchine virtuali. E per conquistare nuovi clienti ci sono anche le soluzioni pay-per-use

Pubblicato il 17 Ago 2015

Mila Fiordalisi

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Si chiama LinuxOne la nuova linea di server mainframe Linux-only a firma di Ibm. Due le soluzioni in campo, LinuxOne Emperor per le larghe imprese, in grado di “scalare” fino a 8mila macchine virtuali e migliaia di container, e Rockhopper per i business medi. Il sistema Emperor sarà basato sul computer mainframe z13 di Ibm presentato nel 2014 e progettato per elevati volumi di transazioni mobili. E Ibm ha annunciato che LinuxOne lavorerà con open software come Apache Spark, MariaDB, PostgreSQL and Chef.

Entrambe le versioni di LinuxOne sono proposte attraverso una sottoscrizione mensile con prezzi variabili a seconda delle funzionalità. Un modo, per Ibm, di allargare la propria platea di clienti, con soluzioni anche personalizzabili, come ad esempio i pagamenti pay-per-use.

“Quindici anni fa Ibm ha sorpreso il settore inserendo Linux sul mainframe e oggi più di un terzo dei clienti mainframe Ibm usa Linux”, spiega Tom Rosamilia, senior vice president, Ibm Systems. “Intendiamo rafforzare il nostro impegno nei confronti della communità Open Source, per integrare il meglio del mondo “open” con il sistema più avanzato del settore, con l’obiettivo di aiutare i clienti a gestire al meglio i nuovi carichi di lavoro del mobile e gli ambienti cloud ibridi. Forti del successo di Linux sul mainframe, continueremo a dare valore alle imprese, espandendo i limiti della tecnologia per superare le funzionalità dei server commodity, che non sono progettati per la sicurezza e le prestazioni su scala estrema”.

In contemporanea all’annuncio delle nuove soluzioni Ibm ha annunciato anche il proprio sostegno al nuovo progetto della Linux Foundation, l’Open Mainframe Project, un progetto di collaborazione tra oltre una decina di organizzazioni del mondo accademico, della Pubblica Amministrazione e di imprese private che intende promuovere lo sviluppo e l’adozione di Linux sul mainframe.

“Linux sul mainframe ha raggiunto una tale diffusione e una tale massa critica che si è reso creare un forum neutrale, in cui lavorare insieme per promuovere i tool e le tecnologie Linux e accelerare l’innovazione”, spiega Jim Zemlin, executive director della Linux Foundation. “L’Open Mainframe Project è una risposta diretta alle domande degli utenti Linux e dell’ecosistema Open Source riguardo alle funzionalità e ai requisiti esclusivi incorporati nei mainframe per la sicurezza, la disponibilità e le prestazioni”.

E ancora, l’azienda ha battezzato anche il LinuxOne Developer Cloud per fornire accesso gratuito alla comunità di sviluppo Open Source. Il cloud agisce da motore di ricerca e sviluppo virtuale per la creazione, i test e la sperimentazione di applicazioni emergenti, tra cui i test dei collegamenti ai “systems of engagement”, alle applicazioni mobile e di cloud ibrido.

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