IL PROGETTO

Linkedin crea il social che “scova” gli skills

Annunciato il lancio di Lookup, un’app per le imprese che consente di cercare profili non solo in base al nome ma anche per ruolo e background e di inviare messaggi privati

Pubblicato il 20 Ago 2015

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LinkedIn prova a farsi strada tra le directory delle imprese. È infatti stato appena annunciato sul blog del social network dedicato ai professionisti il lancio di Lookup, una app (disponibile per iOs e desktop, a breve per Android) grazie alla quale sarà possibile non solo cercare profili in base al nome, alle competenze e al ruolo aziendale, ma anche approfondirne il background e scambiare messaggi. Il varo dell’applicazione era stato anticipato dal Wall Street Journal a giugno, quando il quotidiano di New York aveva svelato che LinkedIn stava testando tre nuove soluzioni per il mobile, che genera ormai la metà del traffico sulla piattaforma. Oltre a Lookup, si parlava di Groups (grazie alla quale gli utenti riceveranno una notifica quando c’è qualche nuovo post o discussione nei gruppi a cui sono iscritti) e un sistema di mobile messaging, considerato ormai fondamentale nell’ottica di non mostrare troppo il fianco a competitor non specialisti, Facebook in primis, che anche grazie alla messaggistica godono di tempi di permanenza sulle proprie app molto superiori (i dati comScore parlano di 44 minuti al giorno su Facebook contro un minuto al giorno su LinkedIn).

Anche la scelta di dare vita a Lookup è basata su risultati analitici piuttosto inequivocabili: secondo un’indagine condotta ad aprile dalla stessa LinkedIn su 814 professionisti nordamericani, il 30% degli iscritti utilizza la piattaforma social per contattare i colleghi perché ritenuta più pratica degli strumenti corporate, mentre solo il 38% dei lavoratori ritiene che l’intranet dell’organizzazione con cui collaborano sia efficace nell’identificazione delle risorse di altre divisioni. Il 58% del campione ha dichiarato che l’esperienza sarebbe molto più appagante se si potesse ricercarle e contattarle in base a specifiche skill.

Detto fatto: con Lookup è sufficiente effettuare il login con la propria mail aziendale e iniziare a rintracciare profili (non è necessario che abbiano scaricato Lookup, purché siano iscritti a LinkedIn) esclusivamente all’interno dell’organizzazione cercandoli per nome, qualifica, esperienza, formazione e, per l’appunto, tipo di skill. Il sistema visualizza, laddove gli utenti abbiano dato l’autorizzazione, anche indirizzi e-mail e numeri di cellulare, mentre non dà conto dei testimonial, delle raccomandazioni e delle connessioni condivise sul social network.

Ankit Gupta, senior product manager di LinkedIn, ha dichiarato che con Lookup il Gruppo intende “fare un piccolo ma importante passo, permettendo agli utenti di aumentare la propria produttività attraverso un migliore rapporto con i colleghi”. Il futuro, ipotizza qualche osservatore, potrebbe essere all’insegna di una proposizione premium e quindi a pagamento, con servizi analoghi a quelli per esempio offerti da Microsoft con il suo social network professionale Yammer. Ma un portavoce dell’azienda ha escluso che LinkedIn al momento stia elaborando un sistema per generare revenue attraverso la nuova app.

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