La Network virtualization non è più una tendenza emergente, ma una realtà consolidata che sta ridefinendo il modo in cui le imprese progettano e gestiscono la connettività. Il nuovo Megaport Cloud Network Report 2025 fotografa un cambiamento profondo: le aziende non si limitano più a espandere la rete, ma la virtualizzano e orchestrano per ottenere resilienza, sovranità e prestazioni su scala globale.
Secondo Megaport, player del Network as a Service (NaaS), il futuro della competitività dipenderà dalla capacità di orchestrare la connettività in modo intelligente. “Le reti non si limitano più a trasportare dati, ma prendono decisioni”, ha dichiarato Michael Reid, ceo di Megaport. “È qui che convergono performance, sovranità e resilienza”.
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Routing e edge computing: +42% di adozione
Il dato più significativo del report è la crescita del 42% nelle implementazioni di Megaport Cloud Router (Mcr) e Megaport Virtual Edge (Mve). Questi strumenti di routing e orchestrazione sono diventati fondamentali per ottimizzare i costi, segmentare il traffico e abilitare nuovi carichi di lavoro, in particolare quelli legati a AI, ML e IoT.
La virtualizzazione consente alle imprese di costruire sistemi adattivi, capaci di modellare la rete in funzione delle esigenze applicative. “Non è più solo connettività. È il piano di controllo intelligente dell’impresa”, ha sottolineato Cameron Daniel, Cto di Megaport.
Sovranità digitale e distribuzione geografica
Un altro trend chiave è la crescita della capacità Vxc (Virtual Cross Connect) in hub guidati dalla sovranità digitale. Parigi (+177%), Québec (+200%) e Singapore (+68%) sono tra le città che registrano i maggiori incrementi. Negli Stati Uniti, Dallas, Chicago e Ashburn si confermano poli strategici per la distribuzione dei workload verso l’edge.
Questa espansione riflette la necessità di ridurre la latenza, rispettare le normative locali e garantire la compliance. La virtualizzazione consente di orchestrare percorsi di traffico automatizzati e segmentati, adattando la rete alle esigenze normative e operative.
Azure guadagna terreno, ma il multi-cloud resta centrale
Nel panorama cloud, Azure continua a guadagnare quote di capacità, pur restando dietro Aws come provider singolo. Le imprese, tuttavia, si orientano sempre più verso modelli multi-cloud, sfruttando strumenti di routing per evitare il lock-in e distribuire i carichi in modo flessibile.
La virtualizzazione diventa così un fattore abilitante per la portabilità dei workload, permettendo alle aziende di scegliere il provider più adatto in base a criteri di performance, compliance e costo.
Settori tradizionali in accelerazione
Il report evidenzia come settori storicamente meno digitalizzati stiano ora guidando l’adozione della network virtualization. La finanza ha aggiunto oltre 3.500 Gbps di capacità Vxc, il maggiore incremento tra tutti i comparti. Sanità e pubblica amministrazione registrano una crescita tra il 20% e il 40%, mentre energia e industria aggiungono 1.500 Gbps, trainati da telemetria IoT e operazioni regionali.
Questi dati mostrano come la virtualizzazione non sia più appannaggio delle tech company, ma stia diventando infrastruttura critica per tutti i settori.
Costi imprevedibili e orchestrazione come leva di controllo
Il 61% dei leader IT intervistati da Megaport indica i costi imprevedibili come principale barriera alla trasformazione cloud. In Nord America, il 62% afferma che la affidabilità è più importante del prezzo, evidenziando il ruolo centrale degli strumenti di orchestrazione per controllare la spesa e garantire risultati prevedibili.
La virtualizzazione consente di modellare la rete in software, segmentando il traffico e automatizzando i percorsi, con benefici tangibili in termini di efficienza e governance.
Un futuro cloud-agnostico e programmabile
Il Megaport Cloud Network Report 2025 offre una visione vendor-neutral e cloud-agnostica del futuro della connettività. Basato su dati operativi e survey globali, il report mostra come le imprese stiano costruendo fabrics intelligenti, capaci di adattarsi dinamicamente ai carichi di lavoro, alle normative e alle esigenze di business.
La network virtualization emerge come pilastro strategico per affrontare le sfide di AI, edge computing, sovranità digitale e sostenibilità. Non si tratta più di scegliere il provider giusto, ma di orchestrare la rete come un sistema intelligente, capace di evolvere con l’impresa.