IL BILANCIO

Consip, per la PA il risparmio sugli acquisti sale a 3,5 miliardi

E’ quanto emerge dal bilancio 2016. Utile netto a 790mila euro rispetto ai 461mila del 2015. La spesa presidiata sale da 40 a 48 miliardi di euro, oltre la metà della spesa pubblica per beni e servizi

Pubblicato il 12 Mag 2017

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L’assemblea degli azionisti di Consip ha approvato il bilancio 2016, che si è chiuso con un utile netto pari a 789mila e 268 euro, in crescita rispetto ai 461mila e 36 euro del 2015. L’importo, si legge in una nota della società, è stato destinato, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016, ai diversi capitoli di entrata del bilancio dello Stato, in misura proporzionale all’entità dei risparmi conseguiti per singola voce di spesa.

Il valore della produzione si è attestato a circa 50,2 milioni di euro, in netta crescita rispetto all’anno precedente (43,7 mln), facendo segnare un +15%. All’incremento del valore della produzione si contrappone un aumento, meno che proporzionale (+13%), dei costi della produzione, che sono pari a circa 48,5 mln di euro (contro i 43 del 2015). In particolare sono stati pienamente rispettati i limiti di spesa previsti dalle norme per alcune particolari categorie di spesa (emolumenti organi sociali, organizzazione eventi, manutenzione immobili, buoni pasto, etc.).

In conseguenza dell’andamento di costi e ricavi, si legge nella nota diffusa da Consip, anche il margine operativo lordo registra un considerevole aumento, attestandosi a circa 1,6 mln di euro (circa 0,7 mln nel 2015).

Per quanto riguarda i risultati della gestione, il consuntivo 2016 sulle attività progettate e sviluppate da Consip ha fatto segnare una “spesa presidiata” che passa da 40,1 miliardi a 48,3 miliardi, con un aumento quindi del 20%, pari a oltre la metà dell’intera spesa pubblica per beni e servizi, che è di 89 miliardi.

L'”intermediato” sale da 7,3 mld a 8,1 miliardi (+11%): Questo significa che ogni 6 euro di spesa presidiata, 1 euro viene acquistato direttamente attraverso Consip. Il risparmio aumenta così da 3,3 a 3,5 miliardi (+6%), come riscontrato anche dalla annuale rilevazione Mef-Istat sui prezzi di acquisto della PA.

A questo valore, conclude la nota, vanno poi aggiunte altre voci di risparmio indiretto legate all’utilizzo degli strumenti Consip (come ad esempio de materializzazione e riduzione dei tempi) che sono stimati, con una apposita analisi del Politecnico di Milano, in ulteriori 3 miliardi.

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