LA SENTENZA

Corte Suprema Usa: “Intercettazioni ai cellulari solo con mandato”

Secondo i giudici alle moderne tecnologie devono essere applicati gli stessi principi a tutela della riservatezza “che hanno caratterizzato gli Stati Uniti fin dalla nascita”. Una sentenza “storica” per la privacy nell’era digitale

Pubblicato il 25 Giu 2014

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La polizia dovrà avere un mandato per poter intercettare i cellulari delle persone che arresta. Lo ha stabilito all’unanimità la Corte suprema Usa, dando una risposta a un tema fondamentale sulla privacy nell’era digitale.

Secondo i giudici alle moderne tecnologie devono essere applicati gli stessi principi della tutela della privacy che hanno contraddistinto gli Stati Uniti sin dalla loro nascita. La Corte suprema ha così stabilito, in una delle più importanti sentenze sulla privacy nell’era digitale, che i cellulari devono essere protetti durante le indagini di routine.

La Corte suprema per molto tempo aveva permesso indagini senza un mandato, sostenendo che fossero giustificate dalla necessità di proteggere la polizia e di evitare la distruzione delle prove. Il dipartimento di Giustizia aveva chiesto ai giudici di applicare le vecchie regole anche agli smartphone.

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