IL PROGETTO

Costellazione satellitare made in Europe, Thales Alenia Space alla guida di Promise

Al via la produzione di una “libreria” di blocchi per i circuiti misti Asic, attualmente nelle mani degli Usa. Il ceo Bellido: “Iniziativa rivoluzionaria e pionieristica per lo sviluppo di soluzioni competitive in termini di costi. Per le aziende ruolo guida nei progetti spaziali del futuro”

Pubblicato il 27 Mag 2020

Antonio Dini

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È guidato Thales Alenia Space il nuovo progetto Promise (PROgrammable MIxed Signal Electronics) che permetterà di creare satelliti al 100% europei. Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), dalla Spagna coordinerà il consorzio creato per l’iniziativa che punta all’indipendenza tecnologica all’Europa nelle future missioni spaziali e garantire la competitività. Promise, che vedrà la luce nel 2022, è parte integrante del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 della Commissione europea, che vede nell’autonomia europea in ambito spaziale uno dei suoi pilastri.

L’industria aerospaziale europea dipende oggi da paesi extraeuropei come gli Stati Uniti, dove vengono prodotti la maggior parte dei circuiti misti Asic (Application-Specific Integrated Circuit), i chip elettronici considerati il “cervello” dei satelliti e uno degli elementi più costosi da produrre. Il progetto Promise svilupperà una libreria di blocchi progettati e testati per essere utilizzati dentro questi chip, consentendo di ridurre di un terzo i tempi di consegna e di ridurne sensibilmente i costi.

“Thales Alenia Space –sottolinea il ceo Eduardo Bellido – è orgogliosa di guidare dalla Spagna un’iniziativa rivoluzionaria e pionieristica nel nostro continente che consentirà lo sviluppo di satelliti completamente “Made in Europe”. Promise posizionerà l’industria spaziale europea all’avanguardia delle soluzioni competitive in termini di costi e consentirà alle aziende partecipanti di assumere un ruolo guida nei progetti spaziali del futuro”.

Si tratta della prima iniziativa di questa dimensione nel settore, con la partecipazione di aziende in Spagna, Grecia, Francia, Belgio, Portogallo e Finlandia. Le ricadute della libreria oggetto del progetto secondo i rappresentanti del consorzio saranno fondamentali non solo nel settore delle future missioni spaziali, ma anche per le telecomunicazioni, la navigazione, l’osservazione della Terra e l’esplorazione.

“Questo sistema di blocchi – spiega Ángel Álvaro, responsabile R&D di Thales Alenia Space – esisteva già nell’ambito digitale ma non in quello analogico. Saremo in grado di costruire in un singolo chip sistemi che includono entrambe le parti, riducendo sensibilmente il costo e le dimensioni dei circuiti. Dalle misurazioni, al controllo di una telecamera, al controllo di un motore, tutto in un unico chip. Questo è davvero un passo importante per il futuro dell’industria spaziale europea”.

Il consorzio stima che i tempi di consegna del chip Mixed Signal Asic verranno ridotti dal 20 al 40%. La progettazione e la produzione vedranno dei costi ridotti di un fattore di 5: questo significa che, se prima era necessario produrre 200 chip per andare in utile, mantenendo ferma la tecnologia adesso ne basteranno 85. Il consorzio prevede che nei prossimi cinque anni verranno comprati almeno tremila chip. Partecipano, oltre a Thales Alenia Space in Spagna anche la Thales Alenia Space in Francia, la Isd in Grecia, Menta in Francia e gli istituti R&T Imec in Belgio, It in Portogallo e Vtt in Finlandia.

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