Le applicazioni di intelligenza artificiale, dovrebbe ormai essere chiaro tutti, non costituiscono più solo uno dei tanti carichi di lavoro che vanno gestiti nell’ecosistema dei data center. L’AI sta infatti ridefinendo non solo l’infrastruttura a livello globale, ma anche le regole di fornitura dei provider. Secondo il Global Data Center Index 2025 della società di consulenza strategica DC Byte, i workload relativi all’intelligenza artificiale rappresentano già l’11% della capacità globale allocata. Negli ultimi 18 mesi, d’altra parte, le costruzioni legate all’AI sono passate da progetti di nicchia e specializzati a motore principale dell’espansione.
Oggi DC Byte, con il rapporto “AI Build Boom: Why Faster Timelines Put Suppliers at the Centre of Growth”, sostiene che questa accelerazione sta costringendo sia gli operatori che i fornitori a ripensare il modo in cui la capacità viene messa online.
“Il boom dell’intelligenza artificiale sta cambiando le regole per la realizzazione dei progetti. I mercati in grado di allineare più rapidamente terreni, energia e infrastrutture avanzate saranno quelli vincenti. I fornitori in grado di stare al passo con questa velocità diventeranno partner indispensabili”, commenta Bernard Johnson, ceo di DC Byte.
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In che modo l’AI sta cambiando l’equazione infrastrutturale
I carichi di lavoro dell’AI spingono le strutture ben oltre gli standard tradizionali. I rack assorbono una potenza significativamente maggiore, i carichi termici aumentano notevolmente e le esigenze di interconnessione aumentano perché l’addestramento e l’inferenza si basano su collegamenti ad alta larghezza di banda e bassa latenza. Il raffreddamento a liquido e gli scambiatori di calore stanno passando da opzionali a imprescindibili, e la distribuzione dell’energia deve supportare un assorbimento elevato e costante con tolleranze più strette in termini di uptime e qualità.
I requisiti odierni sono così stringenti che la vicinanza del terreno, dell’alimentazione e della rete sono ora le prime cose da valutare, spesso anche prima che i progetti definitivi delle strutture siano completati.
In questo scenario, DC Byte rimarca che gli operatori vogliono certezze fin dall’inizio. Chiedono ai fornitori di essere coinvolti nella fase di progettazione, fornendo elementi quali progetti di riferimento, modelli termici, piani elettrici, elenchi preliminari dei materiali e tempi di consegna stimati. Hanno anche bisogno di impegni concreti sulla disponibilità dei componenti e sugli slot di produzione in fabbrica, in modo da poter garantire con sicurezza i siti e l’alimentazione.
Per i fornitori, dunque, cambia tutto. I team di ingegneri vengono ora chiamati con settimane o addirittura mesi di anticipo. Il processo di approvvigionamento inizia prima e gli articoli con tempi di consegna lunghi, come trasformatori, quadri elettrici, sistemi di raffreddamento a liquido e cavi ad alta capacità, devono essere prenotati prima ancora che i disegni definitivi siano stati definiti.
Il vecchio modello di sviluppo lineare è stato sostituito da uno parallelo. Di conseguenza, i fornitori in grado di garantire la progettazione in anticipo e tempi di consegna affidabili stanno diventando essenziali per aggiudicarsi i progetti di AI.
Tempistiche più rapide, rischi più elevati
Impossibile non ricordare come in passato l’assegnazione dell’energia elettrica, il rilascio delle autorizzazioni e la costruzione spesso richiedevano diversi anni. La domanda di AI sta riducendo drasticamente questo ciclo. Gli operatori stanno portando avanti parallelamente l’acquisizione dei terreni, le approvazioni, le negoziazioni relative all’energia elettrica e il coinvolgimento dei fornitori per rendere disponibile la capacità più rapidamente.
Questa accelerazione, rimarca il report di DC Byte, è già visibile nei dati di mercato. L’offerta impegnata è aumentata di oltre sei volte dal 2019, mentre i contratti di locazione pre-costruzione sono aumentati di 33 volte. I progetti vengono definiti molto prima dell’inizio dei lavori, il che significa che i fornitori devono rispettare impegni che richiedono tempi più rapidi rispetto ai tradizionali programmi di costruzione.
Di conseguenza, la posta in gioco è sempre più alta. Un ritardo nella fornitura di trasformatori, quadri elettrici, sistemi di raffreddamento o backhaul in fibra ottica non rallenta solo una fase, ma mette a rischio l’intero programma di messa in servizio. Gli operatori ora scelgono i partner non solo per la qualità tecnica, ma anche per la loro capacità di garantire la consegna in tempi ridotti.
“I cluster di costruzione basati sull’intelligenza artificiale non sono casuali”, precisa Colby Cox, amministratore delegato di DC Byte per le Americhe. “Sono in linea con i mercati in cui gli operatori possono garantire energia, connettività ad alta capacità e manodopera qualificata entro tempi di consegna ristretti. I fornitori in grado di operare in modo affidabile in queste condizioni sono quelli di cui ci si fiderà”.
Opportunità e rischi per i fornitori
L’accelerazione dei cicli di costruzione basati sull’intelligenza artificiale sta creando sia opportunità immediate sia rischi significativi per i fornitori, che ormai vengono invitati a partecipare ai progetti in una fase più precoce, con richieste di input di progettazione e garanzie di consegna prima ancora che i siti siano confermati. Sulla base dei dati di DC Byte, la fornitura impegnata nel 2024 è aumentata di oltre sei volte rispetto al 2019. Gran parte di questa capacità è legata a progetti di AI, dove gli accordi quadro e gli accordi di approvvigionamento a lungo termine sono ormai la norma. Per i fornitori, ciò significa una maggiore visibilità della domanda e la possibilità di assicurarsi attività ricorrenti su più costruzioni.
La stessa accelerazione amplifica l’esposizione. I tempi di produzione compressi e le catene di fornitura dei componenti sotto pressione stanno mettendo alla prova anche i fornitori affermati. I fornitori più piccoli devono affrontare una pressione sui margini mentre cercano di eguagliare la velocità degli hyperscaler senza i vantaggi della scala.
Esiste anche il rischio di un disallineamento tecnologico: con il rapido aumento della densità dei rack e dei carichi termici, le soluzioni che erano sufficienti solo due anni fa potrebbero diventare rapidamente obsolete, lasciando i fornitori esposti se non riescono ad adattarsi rapidamente. Inoltre, questa sfida è aggravata dalla difficoltà di prevedere le densità future dei rack, con alcuni cluster di addestramento dell’AI che raggiungono già centinaia di kilowatt per rack e rendono i requisiti di raffreddamento un obiettivo mobile.
Come rimanere al passo
In un mercato in cui i tempi di costruzione si stanno riducendo, una market intelligence tempestiva rappresenta un vantaggio decisivo. Sapere a che punto sono i progetti di data center basati sull’intelligenza artificiale, ben prima degli annunci pubblici, consente a fornitori, investitori e operatori di assicurarsi partnership, allineare approvvigionamento e produzione alla domanda reale e posizionarsi nei mercati in più rapida crescita per le capacità di intelligenza artificiale.
Il boom delle costruzioni basate sull’intelligenza artificiale non è un’ondata passeggera. Sta ridefinendo la velocità con cui il settore passa dal concept alla realizzazione di una struttura. Secondo l’analisi di DC Byte, quindi, per i fornitori, quindi, le vere opportunità risiedono nella progettazione anticipata, nella sicurezza del percorso critico e nella consegna rapida.