IL DDL

Delega fiscale, emendamento Pd per tassare Google

Due proposte di modifica al ddl depositate in commissione Finanze della Camera prevedono l’introduzione di sistemi di stima delle attività delle web company che fanno affari in Italia

Pubblicato il 12 Set 2013

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Introdurre anche in Italia sitemi di tassazione delle imprese multinazionali del web, come ad esempio il motore di ricerca Google. È quanto prevedono due emendamenti del Pd (primo firmatario Ernesto Carbone) al ddl delega fiscale depositati in commissione Finanze della Camera.

Una proposta di modifica chiede di “prevedere l’introduzione anche in Italia, in linea con le migliori esperienze internazionali, di sistemi di tassazione delle imprese multinazionali basati su adeguati sistemi di stima delle quote di attività imputabili alla competenza fiscale nazionale”. L’altro emendamento stabilisce che chiunque “venda campagne pubblicitarie online erogate sul territorio italiano debba avere una partita Iva italiana, ivi incluse le operazioni effettuate mediante i centri media e gli operatori terzi”.

Il deputato del Pd, Marco Causi, ha spiegato che si tratta di una “sollecitazione” ad affrontare il problema della tassazione delle attività delle multinazionali in Italia con specifico riferimento a quelle che “tra globalizzazione e digitalizzazione sfuggono all’imposizione dei Paesi dove operano”.
Il termine per gli emendamenti è scaduto oggi e le votazioni partiranno dalla settimana prossima.

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