TRIMESTRALE

Dell: utili in picchiata, giù i ricavi

Nel primo trimestre fiscale i profitti scendono del 79%, toccando quota 130 milioni di dollari. E il fatturato scivola del 2,4% a 14,07 miliardi

Pubblicato il 17 Mag 2013

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Utili e ricavi in discesa per Dell. Nel primo trimestre fiscale ha registrato utili in calo del 79% non riuscendo a centrare le stime degli analisti. Nel periodo terminato lo scorso 3 maggio, i profitti hanno raggiunto quota 130 milioni di dollari, in calo dai 635 milioni dello stesso periodo dell’anno prima. In termini di utile per azione, il risultato è stato di 7 centesimi dai 36 dell’anno prima.

Al netto di voci straordinarie gli utili per azione sono scesi a 21 centesimi da 43 contro attese per 35 centesimi. È il sesto trimestre consecutivo che il gruppo registra profitti su base annuale in ribasso.

I ricavi sono scivolati del 2,4% a 14,07 miliardi di dollari. Nel dettaglio il segmento computing ha ceduto il 9,3%. Le soluzioni alle aziende hanno invece visto un +9,8% e i servizi un +1,7%. La divisione software ha registrato una perdita operativa. I margini operativi lordi si sono contratti al 19,5% dal 21,3%. Le spese operative sono salite del 12%.

La trimestrale, che doveva essere originariamente diffusa martedì prossimo, ha spinto in calo il titolo Dell nell’after-hours (-0,45%). In attesa dei conti aveva perso lo 0,15% a 13,43 dollari. Ora nel pre-mercato cede lo 0,37%. Il gruppo non ha chiarito perché abbia anticipato la diffusione dei conti societari.

Continua intanto lo scontro tra alcuni azionisti e l’ad e fondatore Michael Dell, che il 5 febbraio 2013 ha annunciato un buyout (con conseguente uscita dalla Borsa) dall’azienda produttrice di computer su iniziativa di un consorzio composto da lui stesso e dal fondo di private equity Silver Lake, con una partecipazione all’operazione anche da parte di Microsoft.

Mesi fa il miliardario Carl Icahn, salito anni fa agli onori della cronaca per l’Opa fallita di Microsoft a Yahoo, ha deciso di sfidare il buyout da 24,4 miliardi di dollari. Perciò una ventina di giorni fa lui e il fondo Southeastern Asset Management, che sono i due principali azionisti del colosso tecnologico con una quota complessiva del 13%, hanno spedito una lettera al board di Dell, annunciando di essere pronti a lanciare un’ offerta alternativa per mettere le mani sul produttore dei computer.

I due hanno offerto 12 dollari per azione in contanti o azioni di nuova emissione, spiegando che la nuova proposta consentirebbe agli azionisti di mantenere una quota nella società e sarebbe per questo più vantaggiosa, sebbene più bassa dei 13,65 dollari offerti da Michael Dell e Silver Lake. Qualche giorno dopo l’offerta è finita sotto i riflettori del comitato ristretto del board del pc maker, che ha chiesto di conoscerne i dettagli.

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