AGENDA DIGITALE

Delrio: “Le start up sono il nostro futuro, ma bisogna investire di più”

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “Ogni impresa che nasce è segno di grande speranza, soprattutto in un Sud che vuole reagire alla crisi”. E avverte: “Servono più risorse sia pubbliche sia private”

Pubblicato il 23 Mag 2014

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“Le start up sono il futuro, il capitale umano: questa bellissima terra e questi bellissimi giovani sono il nostro futuro. Ogni impresa che nasce è davvero un fiore che sboccia, un segno di grande speranza in un Sud che non vuole piangersi addosso ma che vuole reagire e che troverà al suo fianco il Governo, la Regione, i Comuni”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio all’inaugurazione, a Catania, dei nuovi spazi dell’acceleratore Working Capital di Telecom Italia.

“L’Italia ha un grande problema – aperò evidenziato Delrio – ovvero che investe pochissimo in ricerca e sviluppo, solo l’1,25%, e quindi siamo distanti dai nostri partner europei più importanti. Abbiamo un basso numero di laureati rispetto alla media europeae un basso numero di investimenti, anche privati, per l’innovazione. Questo è un serio problema. Non soltanto l’investimento pubblico è scarso, ma anche quello privato. Pero’ l’Italia è il posto migliore per fare ‘make in’, per fare qualcosa”.

Del potenziale di crescita di digitale e innovazione Delrio aveva parlato anche un’intervista al Corriere delle Comunicazioni. evidenziando anche il ruolo di driver che il summit Digital Venice potrà esercitare in questo contesto. “Il Governo vede nell’Agenda digitale un elemento strategico per far ripartire la crescita nel Paese – aveva detto al nostro giornale – Il Digital Venice sarà un appuntamento importante perché ci darà modo di riunire attorno a un tavolo i governi europei, per rilanciare l’importanza del tema, anche alla luce delle decisioni del Consiglio europeo dell’ottobre 2013 in cui i 28 Paesi dell’Ue hanno ribadito la necessità di nuovi investimenti in infrastrutture digitali e di accelerare la diffusione di nuove tecnologie e servizi”.

Intanto l’Unione Europea affina la strategia sulle start up. Ieri il commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes ha presentato due progetti chiave per lo sviluppo del digitale: lo European Digital Forum, un think tank nuovo di zecca che contribuirà a svilppare profili politici ad hoc e la Startup Europe Partnership, una piattaforma per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese innovative sulla scia degli obiettivi evidenziati dallo Start Up Manifesto elaborato dallo Startup Europe Leaders Club (di cui fanno parte tra gli altri Daniel Ek di Spotify, Kaj Hed di Rovio e Reshma Sohoni di Seedcamp). Tra i sostenitori dell’iniziativa anche Telecom Italia in qualità di Corporate Member.

“Le start up europee possono innovare e creare posti di lavoro come nessun altro. Dobbiamo dare loro l’opportunità di competere , di aumentare i finanziamenti e di sfondare il soffitto di vetro per ottenere un il successo mondiale”, ha evidenziato Kroes.

Tra gli obiettivi dello Start Up Manifesto il rafforzamento della la formazione necessaria in campo digitale e le competenze tra i giovani; l’ampliamento dell’ingresso di giovani talenti, il miglioramento dell’acceso del capitale e la modernizzazione della politica dei dati, la protezione e la privacy.

Tra i fondatori delle due iniziative spiccano partner del calibro di Orange, Telefonica, BBVA e Fondo europeo per gli investimenti.

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