MANOVRA 2025

Dietrofront sulla web tax? Dopo le proteste spunta un piano B



Indirizzo copiato

La misura che estende l’imposta del 3% a tutte le imprese rischia di provocare un effetto boomerang sul mercato del digitale nazionale. Butti: “Serve qualche ragionamento in più”. E Gasparri annuncia un correttivo nel passaggio in Parlamento

Pubblicato il 28 ott 2024



web-tax-digital-tax

Il Governo potrebbe considerare delle modifiche all’annunciata proposta di riforma della web tax che verrà introdotta dalla manovra 2025, e che prevede l’estensione alla tassazione del 3% a tutte le aziende che operano nel digitale, e non più soltanto a quelle che fatturano 750 milioni di euro a livello globale e che percepiscono un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore 5,5 milioni in Italia. Dopo le proteste vibranti arrivate da più fronti, infatti, diversi esponenti dell’esecutivo Meloni e della maggioranza di governo hanno avanzato la possibilità che venga aggiustato il tiro per non penalizzare le Pmi che operano nel settore in Italia.

Continua a leggere questo articolo

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x