STRATEGIE

Digitale, Prodi: “Europa rischia di rimanere fuori dal giro”

L’impatto dell’assenza di strategie comuni sulla crescita al centro dell’intervento dell’ex presidente del Consiglio all’Eastwest Forum: “Oggi le ‘caravelle’ del nuovo sono Google, Apple, Alibaba: americani e cinesi. Senza unione rischiamo di scomparire”

Pubblicato il 12 Lug 2017

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“L’Europa è nella stessa condizione dell’Italia nel Rinascimento, quando gli stati italiani erano leader in tutto. Ma davanti alla prima globalizzazione, rappresentata dalla scoperta dell’America, l’Italia divisa e incapace di costruire le nuove caravelle è scomparsa”. Lo ha detto Romano Prodi nel corso del suo intervento all’Eastwest Forum 2017 dell’Università Federico II. Oggi, secondo Prodi “le nuove caravelle sono la rete, Google, Apple, Alibaba: aziende americane o cinesi. Da europeo mi dispiace notare che siamo fuori giro. Quando ci siamo messi assieme, come sull’Airbus, noi ci siamo, ma dove non ci siamo messi assieme, in un periodo difficile di divisione europea, non ci siamo e corriamo il rischio di essere fuori dal giro”.

“Restare a guardare è l’esercizio più comodo per la politica che non vuole assumersi responsabilità” è invece il senso dell’intervento del presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia. “Viviamo la più grande rivoluzione moderna del capitalismo con conseguente massimizzazione del profitto e deregolamentazione. Siamo tutti consapevoli che si possono fare più cose e meglio, e spesso le facciamo. Ma arrancare dietro l’impatto che il digitale ha avuto sul funzionamento della società e sui modelli economici di produzione del valore di beni e servizi è una grave responsabilità della politica che preferisce non decidere. In Italia abbiamo avuto un livello molto profondo di discussione dal 2012 a oggi che ha coinciso con la cosiddetta webtax, così come abbiamo discusso e siamo intervenuti su diversi effetti dalla privacy, al cyberbullismo, ai trasporti, al turismo. Ma serve l’Europa. La metafora di Romano Prodi sulle tre caravelle dà il senso della condizione reale in cui siamo”. Per questo srve una politica in grado di dare orizzonti, regolare i fenomeni non accontentandosi di stare a guardare. In altre parole, serve il coraggio di correre intervenendo sulle distorsioni: dal fisco, all’editoria, dai diritti alla sicurezza. Tutta la società aspetta dalla politica questi segnali. Altrimenti le provocazioni del filosofo Byung-Chul Han si tradurranno in realtà”.

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