CARBURANTI

Dove costa meno fare il pieno? Lo svela una app del Mise

Il servizio consente ai consumatori di individuare le aree di rifornimento più convenienti. Il sottosegretario Simona Vicari: “Così si stimola anche la competizione tra i gestori”

Pubblicato il 21 Mag 2014

A.S.

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Un’applicazione da scaricare gratuitamente per mettere a confronto i prezzi dei carburanti e poter individuare i gestori che volta per volta sono più convenienti. L’iniziativa è stata lanciata dal ministero dello Sviluppo economico e l’app è già disponibile su Google Play e sull’AppStore.

Gli utenti che decideranno di scaricare l’app potranno confrontare i prezzi di più di 17mila impianti di distribuzione del carburante, il 70% dei 24mila esistenti in Italia, che fanno capo a 13.208 imprese. 480 si trovano sulle autostrade, 2.206 nelle strade statali e 14.427 nelle altre strade.

“Questa iniziativa non si rivolge soltanto ai consumatori ma anche ai gestori – afferma
Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo – perché non solo si rendono più trasparenti prezzi e servizi offerti ai consumatori, ma si mettono i vari esercizi commerciali in diretta competizione fra di loro, stimolandoli ad offrire i loro prodotti a prezzi più vantaggiosi”

L’adesione che il Mise ha registrato al servizio “Osserva prezzi” è diversa di regione in regione: in Trentino-Alto Adige, quella con il più alto numero di adesioni, si è iscritto l’88% degli impianti. Poi il Veneto (83%), l’Emilia Romagna (83%), la Lombardia (79%), il Friuli-Venezia Giulia (79%), la Toscana (77%), il Piemonte (76%), l’Umbria (72%), la Liguria (72%), il Lazio (66%), la Sardegna (65%), le Marche (64%), il Molise (64%), la Sicilia (62%), l’Abruzzo (60%), la Campania (56%), la Basilicata (56%), la Puglia (56%) e la Calabria (53%).
L’ applicazione è stata sviluppata grazie alla collaborazione con Unioncamere e Infocamere, ed è in grado di segnalare le pompe di carburante con icone di colori diversi, dal verde (prezzo più basso), fino al rosso (prezzo più alto).

Nel caso che il consumatore trovasse differenze tra il prezzo tra quello alla pompa e quello indicato dall’applicazione potrà segnalare il disservizio al Comune competente. Se i gestori aderenti non dovessero comunicare i prezzi o dovessero indicarli difformemente da quelli che realmente applicano saranno passibili di sanzioni pecuniarie.

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