Il Consiglio di Agcom ha approvato la prima Relazione sulle attività svolte dall’Autorità in veste di Coordinatore dei servizi digitali per l’Italia, secondo quanto previsto dall’art. 55 del Regolamento europeo sui servizi digitali (Dsa).
La Relazione si riferisce al periodo 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2024 ed è stata redatta secondo criteri condivisi con la Commissione europea e con i Coordinatori dei servizi digitali (Dsc – Digital services coordinators) degli altri Stati membri, per favorire la massima armonizzazione e la più ampia comparabilità delle informazioni all’interno dell’Unione europea.
Indice degli argomenti
Dsa, il primo anno di Agcom come Digital services coordinator
Il documento presenta gli esiti del primo anno di attività dell’Agcom in qualità di Dsc. Il 2024 è stato caratterizzato dalla predisposizione del quadro regolamentare d’applicazione mediante l’adozione di regolamenti di organizzazione e di procedura descritti nella Relazione, cui sono seguiti i primi provvedimenti dell’Autorità, in particolare in materia di segnalatori attendibili e di organismi di risoluzione extra-giudiziale delle controversie.
Nel 2024 è stata anche avviata l’attività di gestione delle segnalazioni degli utenti, che si è avvalsa dei meccanismi di cooperazione con i Dsc degli altri Stati membri e di coordinamento con le altre autorità nazionali, secondo quanto previsto dall’art. 53 del Dsa.
La Relazione rende conto anche delle attività svolte da Agcom per l’applicazione degli obblighi di accesso ai dati delle piattaforme e dei motori di ricerca molto grandi in favore dei ricercatori cui è riconosciuto lo status di “ricercatore abilitato” (art. 40), volti a ridurre le asimmetrie informative, a dare maggiore efficacia ai sistemi di attenuazione dei rischi sistemici e ad informare tutti i soggetti interessati sull’evoluzione e sull’impatto dei rischi sistemici.
Le aree di competenza: dalla tutela degli utenti all’accesso alle grandi piattaforme
Le principali aree di competenza di Agcom come Dsc sono:
la tutela degli utenti, mediante la gestione delle segnalazioni dei destinatari del servizio per violazioni degli obblighi del Dsa da parte di prestatori di servizi intermediari (art. 53);
il rilascio delle certificazioni degli organismi autorizzati alla risoluzione extra-giudiziale delle controversie tra destinatari dei servizi intermediari e fornitori di piattaforme online, aventi ad oggetto le decisioni di restrizione del servizio adottate da questi ultimi o i reclami non risolti (art.21);
il riconoscimento dello status di segnalatore attendibile (art. 22), che consente agli enti riconosciuti, nel segnalare eventuali contenuti illegali presenti sui servizi del fornitore mediante i meccanismi di cui all’art. 16, di ricevere una priorità di trattamento.
La cooperazione nazionale ed europea sul Dsa
La Relazione dà conto anche dell’articolato quadro di cooperazione all’interno del quale si svolge l’attività del Coordinatore.
Tale cooperazione si attua sia sul piano internazionale, principalmente all’interno del Comitato europeo per i servizi digitali, sia sul piano nazionale con le altre autorità che a vario titolo sono coinvolte nel contrasto di contenuti, prodotti e servizi illegali online, rispetto alle quali l’Agcom, in qualità di Dsc, ha iniziato nel corso del 2024 ad esercitare il proprio ruolo di coordinamento, in particolare per l’applicazione degli articoli 9 e 10 del Dsa sugli ordini di contrasto dei contenuti illegali e su gli ordini di fornire informazioni.
Al riguardo, nel 2024 l’Autorità ha avviato un’attività di informazione e cooperazione con le autorità amministrative e giudiziarie finalizzate alla sottoscrizione di protocolli di intesa.