E-Government e diritti fondamentali nello Stato costituzionale

Sono sempre più numerosi gli strumenti con i quali la Pa punta a dialogare con il cittadino in maniera più agevole sfruttando le tecnologie digitali. Ma quali sono le caratteristiche principali di questo percorso? E quali i diritti fondamentali in gioco? Se ne parlerà i 20 novembre a Roma, presso l’Università europea, in Via degli Aldobrandeschi 190, a partire dalle 9:30

Pubblicato il 05 Nov 2015

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Sono sempre più numerosi ed estesi gli strumenti con i quali la Pa punta a dialogare con il cittadino in maniera più agevole sfruttando le tecnologie digitali, formando un apparato di E-Government destinato a subire una accelerazione alla luce delle iniziative messe in campo dal Governo, su tutti i progetti di Italia Login e Identità digitale. Ma quali sono le caratteristiche principali di questo percorso? E quali i diritti fondamentali in gioco?

Sono due delle domande intorno alle quali si svilupperanno i lavori di “E-Government e diritti fondamentali nello Stato costituzionale”, convegno previsto a Roma il 20 novembre 2015.

L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del Prin “La regolamentazione giuridica delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) quale strumento di potenziamento delle società inclusive, innovative e sicure ”, è promossa dall’Università Europea di Roma in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno. L’incontro di studio si svolgerà dalle ore 9.30 alle ore 18.30 presso la sede dell’Università Europea, in Via degli Aldobrandeschi, 190.

Dopo i saluti del rettore, padre Luca Gallizia, i lavori saranno aperti da Alberto M. Gambino, direttore del dipartimento di Scienze umane dell’Università Europea di Roma e coordinatore nazionale del Prin.

La prima sessione del convegno, dedicata al tema “L’attuazione dell’E-Government in Italia”, sarà presieduta e introdotta da Pasquale Costanzo, ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Genova.

Prenderanno la parola Giuseppe Piperata, professore di Diritto amministrativo nell’Università Iuav di Venezia, Enrico Carloni, professore di Diritto amministrativo all’Università di Perugia, Alessandro Natalini, professore nella Scuola nazionale dell’Amministrazione, Mario Savino, professore di Diritto amministrativo all’Università della Tuscia di Viterbo e Manuel Fernández Salmerón, direttore del dipartimento di Diritto amministrativo dell’Università di Murcia. La sessione sarà conclusa da Guido Corso, professore di Diritto amministrativo nell’Università europea di Roma.

La seconda sessione, intitolata “E-Government e tutela dei diritti fondamentali”, sarà presieduta e introdotta da Raffaele Guido Rodio, ordinario di Diritto costituzionale all’Università Aldo Moro di Bari.

Svolgeranno in seguito una relazione Anna Papa, professore di Istituzioni di Diritto pubblico all’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, Giorgio Resta, professore di Diritto comparato all’Università Aldo Moro di Bari, Valeria Falce, professore di Diritto commerciale all’Università Europea di Roma.

Successivamente interverranno Marcello D’Ambrosio, ricercatore di Diritto privato all’Università di Salerno, Eleonora Paris, dottore di ricerca all’Università di Teramo e Davide Mula, dottore di ricerca all’Università Europea di Roma.

I lavori saranno chiusi da Filippo Vari, ordinario di Diritto costituzionale nell’Università Europea di Roma.

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