Elemize vince la “Call for disruption in energy” di Enel

Pubblicato il 13 Gen 2017

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Una piattaforma per ridurre gli squilibri di sistema è il progetto che ha consentito a Elemize di aggiudicarsi il bando “Call for Disruption in Energy” lanciato a giugno da Intermonte, Consilia, AscomFidi ed Enel per promuovere progetti innovativi nel settore dell’energia e della green economy. Ora la start-up verrà accompagnata nella strutturazione di una campagna di equity crowdfunding e in un percorso di accelerazione a supporto del business.

In particolare, si legge in una nota della società elettrica, Elemize potrà contare su un programma di business mentoring da parte di Enel, i servizi di Investor relation e di content providing offerti da Intermonte, attraverso Websim, e advisory legali e gestionali offerti da Consilia. Inoltre, potrà usufruire delle commissioni di collocamento da parte di Intermonte SIM e di AscomFidi e condizioni molto vantaggiose rispetto a quelle di mercato, senza setup fee e senza minimi garantiti.

La soluzione individuata da Elemize permette, attraverso un algoritmo, un software e l’uso di Big Data, di ridurre gli squilibri del sistema elettrico ottimizzando gli storage di energia distribuiti con impianti di energia rinnovabile. In questo modo i flussi di energia vengono distribuiti automaticamente negli edifici prosumer (produttori-consumatori). Elemize è stata scelta tra un gruppo di 5 aziende finaliste al quale facevano parte anche: Risvolta (produzione di energia dalle piante); Power Street Generation (generazione dal movimento delle automobili); Crossing (componenti chimici per tessuti) e Fiorentine, (gestione dei rifiuti).

“Siamo orgogliosi di partecipare insieme a partner di prim’ordine come Intermonte, Consilia ed Ascomfidi a questo progetto che dimostra come l’unione di diverse competenze e player possa giocare un ruolo primario per la crescita delle startup – afferma Ernesto Ciorra, responsabile Innovazione e Sostenibilità di Enel – Il nostro Gruppo è impegnato nella valorizzazione del tessuto imprenditoriale italiano, agendo come partner industriale e favorendo il collegamento delle startup con le istituzioni che possono supportarle anche da un punto di vista finanziario, in modo da offrire insieme un supporto completo alla loro crescita”.

“Gli asset alternativi – spiega Fabrizio Barini head of new business develompent di Intemonte SIM – hanno un peso crescente nel portafoglio degli investitori alla ricerca di rendimento in un contesto di tassi zero. Il crowdinvesting rappresenta una forma di asset class il cui potenziale in Italia è elevato: stimiamo sino a 50 miliardi di euro di risparmio privato. Il nostro ruolo nella filiera dell’equity crowdfunding ha quindi lo scopo di offrire un’opportunità d’investimento ai nostri clienti e alle startup di iniziare un percorso di avvicinamento alla Borsa dove si concentra il nostro core business”.

“Nel futuro delle PMI e delle StartUp italiane è importante poter mantenere una competitività all’altezza dei camiamenti di mercato, l’Equity Crowdfunding offre la possibilità di strutturare un piano di accesso al credito basato non solo sul fondamentale pilastro bancario, consente di ottenere, oltre al conferimento economico, l’apporto di conoscenze e competenze di nuovi soci ed un indiscutibile batage pubblicitario portato dall’ambito social connesso con il Crowdfunding stesso – afferma Christian Bosco, corporate consultant per Equitystartup, il portale di Equity Crowdfunding di AscomFidi Nord-Ovest. “Da quest’anno inoltre l’Equity Crowdfunding è accessile non solo alle Imprese Innovative, ma a tutte le PMI e Startup divenendo in questo modo una totale alternativa per il loro finanziamento iniziale. Il nostro portale offre tutte le competenze dirette e collaterali per assistere le imprese e gli investitori”.

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