LO STUDIO

Emc: le aziende italiane mature su Big data e IT transformation

Secondo uno studio di Emc nel nostro Paese l’adozione delle due tecnologie sta procedendo a ritmo serrato. L’Ad Fanizzi: “La maggior parte delle imprese ha già avviato progetti”

Pubblicato il 14 Nov 2013

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Sono dati incoraggianti quelli che emergono da uno studio condotto da Emc sul grado di maturità e lo stato di adozione nelle aziende italiane delle due tecnologie più importanti per il futuro del business: i Big Data e l’IT Transformation.

L’analisi – per la quale sono stati intervistati circa 450 decision maker italiani – si concentra in particolare su due aspetti: la percezione dei benefici derivanti dall’adozione delle due tecnologie e il relativo livello di conoscenza delle stesse all’interno delle aziende.

Per quanto riguarda i Big Data, la quasi totalità degli intervistati (91%) ritiene che un migliore utilizzo dei dati a disposizione sia un fattore chiave per prendere decisioni di business più efficaci. Il 40% afferma anche che l’utilizzo dei Big Data ha permesso alla propria azienda di ottenere vantaggi competitivi sul mercato rispetto ai concorrenti.

“Questa analisi è la concreta dimostrazione di come in Italia le aziende percepiscano sempre più nitidamente i benefici di trasformazione insiti nei Big Data – commenta Marco Fanizzi, amministratore delegato di Emc Italia -. La maggior parte delle aziende in Italia ha già intrapreso progetti di virtualizzazione e creato business abilitanti per il cloud, arrivando addirittura a creare un’infrastruttura caratterizzata esclusivamente dal software. Questo approccio, in combinazione con i Big Data analytics, permetterà alle aziende di crescere considerevolmente in agilità e competitività”.

Se il 67% degli intervistati ritiene che già oggi all’interno delle aziende i Big Data siano la base per prendere decisioni di trasformazione del business, un numero leggermente inferiore (58%) si dice convinto che le aziende che meglio sapranno usare i Big Data si distingueranno rispetto alle altre in futuro. Il 62%, inoltre, ritiene che i Big Data siano anche fondamentali per proteggere la propria azienda da attacchi informatici.

La gran parte degli intervistati sembra poi comprendere a pieno l’importanza dell’innovazione tecnologica, sia a livello di competizione locale che globale. Il 72% degli intervistati dichiara, a questo proposito, di considerare i propri investimenti tecnologici come un mezzo per raggiungere obiettivi di business.

Sono poi essenzialmente due le priorità di business che guidano l’IT Transformation in Italia: la ricerca di una maggiore efficienza dei processi (prioritaria per il 56% degli intervistati) e lo sviluppo di nuovi approcci alle strategie di mercato e di vendita (prioritaria per il 49%).

Rimangono alcuni ostacoli all’interno delle aziende per affrontare le priorità di business connesse all’adozione delle suddette tecnologie. Il più grande di essi, secondo il 79% degli intervistati, è di natura culturale.

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