INNOVAZIONE

Fase 2, Starace: “La rivoluzione digitale è in atto, lo Stato ne approfitti”

L’Ad di Enel: “C’è tanto da semplificare nella macchina pubblica a breve termine e senza difficoltà. Questa è una buona occasione per farlo”. Smart working leva strategica

Pubblicato il 27 Mag 2020

FRANCESCO STARACE
Francesco Starace

“C’è tanto che si può semplificare, anche nella macchina pubblica, a breve termine e senza eccessive difficoltà. Questa è una buona occasione per farlo”. Lo dice in un’intervista a “Repubblica”, l’Ad di Enel, Francesco Starace, secondo cui “la digitalizzazione della pubblica amministrazione è in corso da molto tempo, ma adesso il cambiamento è arrivato davvero”. E lo Stato ne deve approfittare.

“Traslare semplicemente l’esperienza delle aziende nei Paesi è sempre una semplificazione pericolosa, perché tra le prime e i secondi ci sono diversi gradi di complessità – spiega – Ma detto questo è vero che se qui in azienda abbiamo scoperto che ci sono cose superflue di cui si può fare a meno, snellendo i processi, lo si può fare anche a livello di Italia. Tutti i Paesi hanno in questo momento così difficile, un’occasione di cambiare”.

“Nella prima settimana di marzo (in Enel ndr) abbiamo deciso di mettere in smart working circa 15mila dipendenti del gruppo che lavoravano in ufficio. Adesso abbiamo 37 mila persone, la metà dei nostri dipendenti, in smart working e la maggior parte potranno restarci fino a fine anno”.

Tornando alle implicazioni a livello burocratico e amministrativo, Starace dice: “Prendiamo i processi amministrativi con cui abbiamo spesso a che fare. Il più delle volte sono complessi e figli di una stratificazione di legislazioni successive. Ecco, proprio attraverso strumenti come quelli che stiamo usando adesso lei ed io, si possono semplificare parecchio”.

Che cosa succederà con il 2021 al lavoro in Enel? “Il futuro è tutto da costruire – dice il manager – Finora avevamo un esperimento in cui una volta alla settimana si poteva lavorare in smart working. Adesso, magari, sarà il contrario: una volta la settimana si verrà a lavorare in ufficio, magari per incontrare i colleghi o fare cose che è difficile fare da remoto. Del resto questa diventa una grandissima opportunità che può favorire la produttività e allo stesso tempo migliorare la qualità della vita”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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