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Frequenze, l’Emilia Romagna sfrutta i 26 Ghz contro il digital divide

Lepida utilizzerà questa parte di spettro per garantire connessioni efficienti nelle zone disagiate

Pubblicato il 04 Mag 2015

E.L.

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Sono stati realizzati con successo e grande soddisfazione i primi collegamenti urgenti sulla frequenza radio nella banda dei 26GHz che lepidaspa si è aggiudicata a fi ne 2014 partecipando alla procedura del ministero dello Sviluppo Economico. Dopo la selezione per la fornitura di apparati su tale frequenza, conclusa in questi giorni a favore di un’azienda italiana leader del settore, ora lepidaspa ha a disposizione frequenza ed apparati.

Le strategie che lepidaspa adotterà a partire da maggio sono abbastanza articolate: ci saranno infatti sostituzioni (per link su frequenze non licenziate e per link su frequenze licenziate in altre bande) e realizzazioni ex novo di link per zone disagiate, e inoltre link saranno messi a disposizione ad operatori impegnati nelle azioni contro il Digital Divide. La sostituzione dei link su frequenze non licenziate si rende necessaria per superare definitivamente i crescenti problemi di interferenza dovuti al sovraffollamento delle bande. Avviene infatti giorno per giorno che vecchi e nuovi utenti accendano nuovi link e in tal modo vadano a ridurre corrispondentemente la capacità dei collegamenti già in servizio. Il che significa che si abbassa la qualità percepita dall’utente, anche nelle zone montane. La sostituzione dei link a frequenze licenziate ma su altre bande consente un forte risparmio sui canoni di concessione annuali pagati dal sistema pubblico e consente altresì una ottimizzazione della gestione e delle scorte per le sostituzioni passando da tanti apparati diversi ad una sola tipologia di apparato in tutto il territorio.

Saranno la Dorsale Sud Radio e la Rete ERretre i settori maggiormente interessati. La costruzione di nuovi link per zone disagiate consente di portare servizio con bande sino a quasi 500Mbps, laddove necessario, a Municipi, scuole e sedi della PA non altrimenti raggiungibili in fi bra ottica per motivi economici o legati ai permessi. Infine la messa a disposizione di link per operatori che agiscono contro il Digital Divide, azione su cui lepidaspa è impegnata da oltre 6 anni, vede con questa nuova tecnologia la possibilità di arrivare – e con qualità affidabile – in luoghi in passato diffi cili, quando non non impossibili, da raggiungere.

Proprio considerando la finalità di messa a disposizione di banda ultralarga del territorio in zone disagiate e dato il numero di richieste pervenute, lepidaspa intende proporre agli operatori un costo dell’ordine dei 250 euro l’anno per link.

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