IL VERTICE

G7 Taormina, riflettori su web tax e cybersecurity

Sul tavolo del Vertice il tema della digitalizzazione dell’economia e le relative implicazioni in tema di sicurezza e fisco. Si punta a strategia condivisa in nome della fair competition globale

Pubblicato il 26 Mag 2017

Mila Fiordalisi

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Mettere a punto un sistema di tassazione che consenta la “fair” competition nella digital economy ed elaborare strategie di cybersecurity a difesa e sostegno della crescita economica. Queste le due questioni chiave sul tavolo del G7 di Taormina. A porre le basi dei lavori il team del G7 Finance che si è riunito a Bari il 12 e 13 maggio scorso e che ha elaborato un documento programmatico – la “Dichiarazione di Bari” – in cui sono state messe nero su bianco le “azioni” necessarie per venire a una quadra “globale”.

“Alla luce della crescente digitalizzazione dei servizi finanziari e dell’evoluzione delle minacce cyber è importante perseguire un approccio che consenta una valutazione adeguata della cyber security a livello di imprese ma anche di settore”, si legge al punto 14 del documento. Simulazioni e test devono essere portati avanti per consentire di prevedere gli scenari futuri e valutare la “tenuta” del sistema a fronte di attacchi hacker o altre problematiche legate al cybercrime. Di qui la decisione di dare mandato al G7 Ceg (il Cyber Expert Group costituito nel 2015) di sviluppare una serie di linee guida entro ottobre 2017.

Altro tema caldo quello fiscale: è il punto 16 del documento a delineare i desiderata. “Siamo impegnati a lavorare per lo sviluppo di sistemi di tassazione moderni e in grado di garantire la competizione fair a livello globale”, si legge. Ed è fissata al 7 giugno, in occasione della Convention multilaterale la firma di azioni comuni in materia fiscale in applicazione delle misure previste dal pacchetto Beps (Base Erosion and Profit Shifting) nell’ambito del Framework G20/Oecd. “Si riconosce l’importanza di monitorare e valutare gli sviluppi connessi alla digitalizzazione dell’economia e a sulla base delle conclusioni del lavoro portato avanti dalla task force Oecd sulla digital economy (Tfde) si punta a sviluppare opzioni appropriate per le sfide fiscali di nuova generazione.

L’Italia ha deciso di spingere l’acceleratore sulla definizione delle nuove politiche: Il Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale, Diego Piacentini è a capo dell’Innovators group italiano che dovrà elaborare idee e proposte da far adottare ai governi del G7. “Lo lanceremo a Torino”, ha annunciato Raffaele Trombetta, sherpa del primo ministro italiano per il G7, in occasione della presentazione del rapporto Ocse sull’industria 4.0. Nel capoluogo piemontese si svolgerà a fine settembre una tappa del G7 dedicata all’innovazione, che vedrà coinvolti i vertici dei ministri dell’Industria, della Ricerca e del Lavoro.

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