Giacomelli alla Ue: “L’Italia vuole una Internet libera, aperta e orizzontale”

Il sottosegretario alle comunicazioni presenta a Bruxelles il programma sulle Tlc del semestre: “Il 2 e 3 ottobre a Milano un Consiglio informale sul tema. C’è da costruire una posizione europea. Internet non può diventare il luogo dell’accordo tra i grandi gruppi”

Pubblicato il 02 Set 2014

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“Un Consiglio Ue informale sull’Internet governance per costruire posizione europea”. Ad annunciare l’appuntamento, fissato a Milano per il 2 e 3 ottobre, è Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, durante la presentazione a Bruxelles del programma sulle telecomunicazioni del semestre italiano di presidenza del Consiglio Ue.

“Il governo italiano – ha detto Giacomelli – difende l’idea di una rete libera, aperta, orizzontale come spazio delle opportunità. Internet non può diventare il luogo dell’accordo tra i grandi gruppi”. Una posizione che Giacomelli aveva già annunciato a luglio incontrando il vicepresidente di Icann Jean-Jacques Sahel: “Su una governance di Internet più inclusiva e sull’evoluzione del ruolo di Icann cercheremo di costruire una posizione comune dell’Europa con cui confrontarci con gli Stati Uniti – aveva detto – Nel mio giro di incontri bilaterali nelle maggiori capitali europee ho registrato la condivisione di un’idea della Rete come spazio di libertà e democrazia propria dei valori occidentali, che si scontra però con lo scetticismo di molti paesi europei che non hanno trovato un’interlocuzione efficace con Icann per esempio sul tema dei nomi di dominio”. “L’idea di una governance multi-stakeholder di Internet di per sé contrasta con una dimensione puramente commerciale del web – aveva concluso Giacomelli – attraverso il coinvolgimento dei governi, delle università e delle associazioni non governative occorre costruire un nuovo rapporto politico tra Europa e Stati Uniti sulle questioni della sicurezza, della privacy, dei diritti della persona”.

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