TRASPARENZA

Google: email degli utenti, i governi ce ne chiedono sempre di più

Pubblicato il report annuale sulla trasparenza. Richieste di dati aumentate del 150% in 5 anni. E il trend non si ferma: nel primo semestre 2014 la percentuale è cresciuta del 15%

Pubblicato il 16 Set 2014

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Le richieste di ottenere i dati degli utenti come email e indirizzi Ip, inoltrate a Google dai governi mondiali nell’ambito di indagini criminali, sono aumentate del 150% negli ultimi 5 anni, con una crescita del 15% nella prima metà del 2014. I dati emergono dall’aggiornamento del Report sulla Trasparenza pubblicato da Mountain View. Le richieste da parte del governo Usa sono cresciute del 250% dal 2009, anno della prima pubblicazione del report, e del 19% nel primo semestre di quest’anno.

Da gennaio a giugno 2014 le domande ricevute da Google hanno superato quota 30mila, per il 65% delle quali la società ha fornito alcuni dati. Gli Stati Uniti primeggiano con 8.211 richieste per citazioni in giudizio e 3.187 per mandati di perquisizione, più un migliaio per varie tipologie di ingiunzione. In Europa si distinguono per volumi la Germania (3.338 richieste) e la Francia (3.002). Il Regno Unito si attesta a 1.535 richieste, l’Italia a 1.108. Fuori dall’Ue si segnalano l’India (2.794) e Singapore (1.086).

Nel pubblicare questi dati, Google ribadisce ancora una volta l’esigenza di una regolamentazione chiara e trasparente. “I governi hanno un ruolo legittimo e importante nella lotta contro il crimine e nelle indagini sulle minacce alla sicurezza nazionale – si legge nel report – Per mantenere una fiducia del pubblico nei governi e nella tecnologia abbiamo bisogno di una riforma legislativa che assicuri una trasparenza nei poteri di sorveglianza, ragionevolmente controllati dalla Legge e soggetti a un controllo indipendente”.

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