IL DOCUMENTO

Guerra in Ucraina, appello di AIxIA: “Regole per bandire i killer robot”

L’Associazione italiana per l’Intelligenza artificiale chiede linee guida condivise sull’uso delle tecnologie intelligenti per fini militari, scongiurando il ricorso a “strumenti che costituiscono una grave minaccia per il rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario”

Pubblicato il 04 Mar 2022

Gianluigi Greco_Presidente AIxIA

Il consiglio direttivo dell’Associazione italiana per l’Intelligenza artificiale (AIxIA), “ripudiando fermamente la guerra e qualsivoglia forma di violenza e offesa alle libertà dei popoli”, esprime la sua “forte preoccupazione per quanto sta avvenendo in questi giorni in Ucraina“. A tal proposito, leva un appello in direzione di una regolamentazione dell’uso dell’Intelligenza artificiale per fini militari, sino ad arrivare a linee guida condivise – spiega lo stesso sodalizio – “per la messa al bando delle armi autonome e dei cosiddetti killer robots”.

L’indicazione è contenuta in un nota ufficiale, con la quale l’Associazione – “in coerenza con la propria visione che indirizza i progressi scientifici, in particolare nell’ambito dell’Intelligenza artificiale, verso un modello di sviluppo attento alle persone e al pianeta, e che sia teso al miglioramento della società in cui viviamo e al consolidamento dei diritti umani e delle libertà fondamentali” – annuncia di associarsi all’appello del segretario generale delle Nazioni unite del 23 febbraio sul rispetto dei principi della Carta delle Nazioni unite e sulla necessità di stabilire un immediato cessate il fuoco e di intraprendere la via del dialogo e del negoziato.

“Necessaria una regolamentazione”

Non solo. AIxIA esprime anche “piena solidarietà alla comunità scientifica ucraina e all’intera popolazione” e “plaude agli sforzi di coloro che si stanno spendendo convintamente e attivamente per affermare le ragioni della pace”, inoltre invita le proprie associate e i propri associati a “sensibilizzare le università, i centri di ricerca e le imprese in cui lavorano a offrire ospitalità a ricercatrici e ricercatori e a studentesse e studenti in fuga dall’Ucraina”.

In questo quadro, l’associazione sottolinea “l’angosciante attualità di portare in tempi rapidi a concretezza la riflessione attualmente in atto a livello internazionale sull’utilizzo delle tecnologie di Intelligenza artificiale per fini militari, includendo anche quelle orientate a promuovere campagne di disinformazione”: in particolare, AIxIA auspica la definizione di regolamentazioni condivise per la messa al bando delle armi autonome e dei cosiddetti “killer robots”, che costituiscono una grave minaccia per il rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario.

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