LA VERTENZA

Huawei, i sindacati: “Sui premi di risultato l’azienda latita”

Slc, Fistel e Uilcom e Ugl Tlc: “La società non ha mai voluto la trattativa di secondo livello sui premi di risultato. Ora assemblee con i lavoratori e stato d’agitazione”

Pubblicato il 26 Giu 2014

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“Dopo un anno di incontri le Segreterie Nazionali di Slc, Fistel, Uilcom, e Ugl Tlc hanno deciso di dire basta. Abbiamo deciso di denunciare con forza la posizione intransigente aziendale in materia di premio di risultato che stava a dir poco diventando offensiva per l’intelligenza della controparte sindacale”.

Lo affermano in un comunicato congiunto le sigle sindacali, che proseguono: “E’ parsa evidente la strategia del management Huawei di portare avanti una trattativa dilatandola nel tempo per evitare di confrontarsi seriamente con il Sindacato. Ormai è chiaro che Huawei, tra i leader nel settore delle tlc e per sua ammissione senza problemi economici, non ha mai avuto la volontà di fare una trattativa di secondo livello che riconoscesse un premio di risultato ai suoi dipendenti ma ha sempre avuto come obiettivo la gestione delle risorse prodotte dalla collettività in modo unidirezionale, con l’intento di mettere in un angolo il Sindacato e tutti i lavoratori da esso rappresentato”.

“Dispiace vedere che questa azienda voglia importare un modello relazionale ‘Cinese’ – continua la nota – mascherato dal termine Global, in antitesi a modelli relazionali, anche Interconfederali già collaudati nella filiera delle tlc e nel nostro paese che portano, tra l’altro, a previsioni fiscali più favorevoli che offrono maggiori vantaggi ai lavoratori”.

“Faremo assemblee in tutte le sedi con i lavoratori – conclude il comunicato – aprendo lo stato di agitazione e contemporaneamente informeremo l’opinione pubblica e gli operatori del settore del comportamento dell’azienda Huawei”.

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