IL DOCUMENTO

I 100 giorni “digitali” del governo Monti

L’esecutivo pubblica online il documento con tutte le azioni messe in campo per fare l’Italia digitale: si punta ad un “uso sociale” della tecnologia

Pubblicato il 24 Feb 2012

Federica Meta

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Compie 100 giorni il governo Monti. E per “festeggiare” il traguardo Palazzo Chili ha stolato un documento con le azioni messe sul campo per rilanciare l’Italia. Un capitolo ah hoc è dedicato all’Agenda Digitale, elaborata sulla base della strategia definita nel 2010 dalla Commissione europea “Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.

“Il termine ultimo per la realizzazione è il 2020 –sottolinea il documento – Entro questa data dovranno essere portati a compimento tanti, e diversi, obiettivi. Tra questi, l’uso sociale della tecnologia, la realizzazione delle reti di nuova generazione e, più in generale, l’alfabetizzazione digitale. Da oggi, per tradurre in pratica questi obiettivi è stata istituita una cabina di regia. A questa spetterà il compito di coordinare l’azione delle amministrazioni centrali e territoriali: i Ministeri, le Regioni, gli Enti locali e le Autorità indipendenti.

La cabina di regia – si puntualizza – opererà su cinque fronti:

Banda larga e ultra-larga. Nonostante gli sforzi compiuti finora l’Italia è ancora indietro rispetto ai partner occidentali. I dati parlano chiaro: quasi 5,6 milioni di italiani si trovano in condizione di divario digitale, difettano cioè delle nozioni di base per poter usufruire dei benefici del web. Mentre sono almeno 3000 le località nel Paese che soffondo di un deficit infrastrutturale – sono cioè prive delle infrastrutture necessarie per godere dei benefici della banda larga e ultra-larga – soprattutto nel Mezzogiorno, nelle aree rurali e in quelle lontane dai grandi centri urbani.

Smart Communities/Cities per le quali l’Agenda digitale italiana stanzia nuovi finanziamenti per realizzare le piattaforme tecnologiche necessarie a consentire alle città di adottare la filosofia smart. A questo proposito proprio ieri, il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, ha ricordato che è di prossima emanazione un bando da 700 milioni per il centro-nord e uno, già varato, da 260 milioni destinato al Sud. "A fine giugno pronto il piano complessivo con il dettaglio delle risorse", ha poi precisato il titolare del Miur.

Open data. Secondo il governo “l’adozione del formato open è un’opportunità importante anzitutto per le amministrazioni, che superano così gli schemi rigidi e burocratici di accesso ai dati e di gestione delle risorse informative”. Nella sola Europa, il “valore” dell’informazione pubblica ammonta a circa 140 miliardi di euro l’anno. Ma il formato open è un’opportunità anche per i cittadini.

Cloud Computing. Monti e i suoi ministro puntando a sfruttare le potenzialità della “nuvola di dati” per permette la maggiore interoperabilità dei dati, con vantaggi evidenti per la rapidità e la completezza dei processi amministrativi.

E-government. Con l’Agenda digitale si creano nuovi incentivi per l’utilizzo delle tecnologie digitali nei processi amministrativi per fornire servizi ai cittadini.

Contestualmente all’applicazione dell’Agenda, il ministero dello Sviluppo Economico ha creato il Fondo Nazionale per l’Innovazione per agevolare il finanziamento di progetti innovativi delle Pmi. basati sullo sfruttamento industriale di disegni e modelli. Con questo fondo si mette a disposizione una garanzia che permetterà di favorire la concessione di finanziamenti da parte delle banche selezionate per circa 75 milioni di euro, favorendo l’accesso al credito delle imprese e riducendo i costi del finanziamento. I finanziamenti potranno essere concessi fino ad un importo massimo di 3 milioni di euro, con durata fino a 10 anni e nessuna garanzia personale o reale sarà richiesta all’impresa.

"Il documento "Governo Monti: attività dei primi 100 giorni", pubblicato oggi, mostra finalmente la centralitadell’Agenda Digitale Italiana all’interno di un piano di sviluppo e ripresa del Sistema Italia – commenta Saverio Romeo, "Ict in European Public Sector" Research Programme Manager Frost & Sullivan – Gli obiettivi sono ambiziosi. Infatti in linea con l’Agenda Digitale della Comunità Europea, il governo auspica di coprire il divario digitale in termini di accessi a banda larga; investe quasi un miliardo di euro in smart cities guarda alle potenzialità del cloud computing nella pubblica amministrazione e promuove open data come fondamento della trasparenza amministrativa e dell’agire democratico. Auspichiamo che questo cammino, oggi intrapreso dal Governo Monti, non s’inceppi nel futuro perche’ le tecnologie digitali ed i servizi che essi aiutono a creare saranno la spina dorsale dell’Italia futura".

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