I Cio alla prova cloud. Sulla scelta del fornitore pesano rischi e costi

Secondo Gartner è indispensabile la messa a punto di una sourcing strategy ad hoc per individuare il partner in grado di rispondere alle specifiche esigenze ed i servizi che generano reale valore aggiunto

Pubblicato il 28 Apr 2011

Il mercato dei servizi It (un’industria che vale nel mondo 820
miliardi di dollari) sta rapidamente e radicalmente cambiando ora
che il cloud computing e l’esternalizzazione stanno diventando
pratiche diffuse. Per questo i Cio dovrebbero attrezzarsi a gestire
i rischi e i costi imprevisti che il ricorso a servizi esterni
erogati col cloud potrebbe comportare, affermano gli analisti di
Gartner.

Nei prossimi anni le dinamiche di mercato decideranno se
l’outsourcing effettuato con il cloud computing decreterà la
fine dell’outsourcing tradizionale, se porterà alla convergenza
di servizi e prodotti pagati “a consumo” o produrrà un
outsourcing di nuova generazione.

Intanto sullo scenario globale si stanno affacciando cloud provider
o aggregatori di servizi che offrono alle aziende servizi in
outsourcing tramite il cloud computing, permettendo ai clienti di
avere soluzioni facilmente configurabili, rapidamente disponibili e
con costi contenuti. Vantaggi che non devono far dimenticare i
rischi: "La fornitura di servizi It tramite cloud è ancora
immatura e piena di possibili pericoli. Si parla molto di servizi
erogati tramite il cloud computing e l’interesse è alto, ma
anche la cautela deve essere tanta”, dichiara Frank Ridder,
research vice president di Gartner.

“I Cio devono cercare di capire dove, quando e se i servizi cloud
possono davvero produrre valore aggiunto per le attività della
loro azienda”, continua Ridder. "Il cloud computing porta a
un radicale cambiamento che crea opportunità ma anche potenziali
costi. Occorre capire perciò questo cambiamento, sviluppare delle
strategie di cloud sourcing e mettere a punto contratti che
riducono i rischi".

Ridder fa notare che nella tradizionale industria dei servizi It le
aziende si trovano chiuse in accordi rigidi, dove è difficile
introdurre cambiamenti, con soluzioni scarsamente scalabili. Nel
nuovo scenario creato dai servizi erogati col cloud, invece, le
parole d’ordine sono flessibilità, agilità e innovazione e i
service provider riusciranno a imporle al mercato, anche perché le
aziende ormai si aspettano scalabilità, costi ridotti, modelli di
prezzo pay-per-use. I servizi cloud offrono tutto questo e i
contratti tra aziende e cloud service provider lo garantiscono, con
termini e condizioni ancora immaturi, ma che stanno rapidamente
evolvendo, secondo Gartner.

Le aziende intanto, per garantirsi da rischi e costi nascosti del
cloud sourcing, devono capire le implicazioni nel breve e lungo
termine dei servizi cloud, sia sul lato domanda che sul lato
offerta che sul ciclo di vita della fornitura stessa, occupando di
quattro elementi fondamentali: sourcing strategy, selezione del
vendor, contratto, e gestione e governance.

"Il ciclo di vita è un’area cruciale da pianificare e
gestire”, sottolinea Ridder. “Le nostre previsioni indicano che
le aziende spendono il 53% del loro budget per i servizi It su
servizi esterni: tale spesa sta crescendo del 3,9% l’anno, ma le
nuove categorie di servizi crescono a due cifre”.

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