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Il Comune a portata di chip

A Venaria Reale numerosi i servizi pubblici fruibili con la card Rfid-Nfc distribuita gratuitamente a oltre metà dei cittadini

Pubblicato il 02 Gen 2013

Paolo Anastasio

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Diversi servizi comunali, tutti fruibili con un’unica card contactless, basata su tecnologia Rfid e compatibile con lo standard Nfc, che in futuro servirà per effettuare pagamenti wireless. Questo il sistema adottato da sei anni nel comune piemontese di Venaria Reale, dove la card del cittadino è stata distribuita gratis a circa 18mila abitanti, più della metà della popolazione.

La soluzione è stata ideata dall’Azienda Speciale Multiservizi del Comune di Venaria, la società che per conto del Comune ha realizzato una soluzione unica, multitasking, che copre un ventaglio multiforme di attività: dalla mensa scolastica dei bambini nei 19 istituti del comune, all’Ecobank per la riconsegna di bottiglie di plastica e lattine, passando per il servizio nelle 19 farmacie gestite nella provincia di Torino, che consente la registrazione e memorizzazione degli acquisti e delle autoanalisi. La card consente anche l’apertura delle isole ecologiche e l’accesso in piscina.

Il costo complessivo per lo sviluppo della card di Venaria, dalla progettazione alla distribuzione fino alla gestione, è nei limiti degli inventimenti propri dell’azienda senza attingere a contributi esterni. La piattaforma è aperta e consente di aggiungere nuovi servizi in maniera illimitata. La Asm card è stata premiata nella categoria Smart City in occasione di Smau.

“La carta multiservizi, realizzata dal partner tecnologico H&S Custom di Romagnano Sesia, è stata lanciata sei anni fa con le mense dei bambini. Il principio è quello di una card che si avvicina ad un lettore e registra dati e operazioni immagazzinandoli in un chip – racconta Ivano Voghera, responsabile Ict dell’Azienda Speciale Multiservizi di Venaria -. Siamo partiti con il servizio di mensa scolastica, che permette ai bambini delle scuole, dalla materna alle medie, di registrare e pagare tutti i pasti che consumano. Il chip della card contiene inoltre la dieta dei singoli alunni, registrando persino le intolleranze alimentari e gli indici di gradimento del menù. I genitori possono ricaricare la card anche senza presentarla allo sportello con la funzione di borsellino elettronico. I bambini a scuola a Venaria passando il badge aggiornano direttamente la card”.

La card scolastica viene anche utilizzata per consentire agli alunni di “dare i voti” al menù scolastico. Un’altra applicazione in ambito scolastico è la votazione elettronica del Consiglio Comunale dei Ragazzi e da quest’anno è stata implementata la richiesta del bonus per il pagamento dei centri estivi. Il diritto di accedere al bonus è calcolato in base alla dichiarazione Isee dei genitori, memorizzata nel chip della card e se la famiglia è in regola con i pagamenti delle rette scolastiche, tutti registrati nella card, scatta in automatico l’accesso al contributo.

Le farmacie comunali e le scuole sono in rete, i cittadini possono registrare i loro acquisti avvicinando la card a specifici lettori. “I cittadini hanno la fotografia esatta dei farmaci detraibili acquistati nel corso dell’anno”, puntualizza Voghera. “L’aspetto più innovativo è che in un’unica card sono incorporati diversi servizi che normalmente implicherebbero singole card o tessere”, aggiunge Voghera, che racconta di un’altra applicazione, quella dei permessi ai disabili, “Nessuno può utilizzare permessi falsi perché sono tutti archiviati nel database dei vigili. Ogni permesso dispone di tag Rfid che consente di verificare l’identificativo via palmare”.
Per quanto riguarda gli smartphone, è già pronta la app per l’iPhone per caricare e consultare i servizi della card. Un paio le app bloccate per problemi burocratici. Il noleggio biciclette, ad esempio, è al palo perché il servizio è gestito dal Comune di Torino insieme ad altri comuni.

C’è poi la volontà di accorpare nella card comunale il servizio di prestito di libri in biblioteca, ma anche in questo caso la card di Venaria entra in conflitto con il sistema a codici a barre adottato dalla Regione Piemonte, titolare del servizio. Allo studio anche una card speciale per i turisti in visita alla Reggia di Venaria.

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