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Industria 4.0, Merkel: “Italia e Germania possono trainare l’Europa”

La cancelliera al forum italo-tedesco a Berlino: “La digitalizzazione delle imprese deve essere prioritaria”. Gentiloni: “Davanti alle nuove sfide si lavora insieme”. Anche e-skill e startup al centro dei colloqui

Pubblicato il 18 Gen 2017

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Angela Merkel auspica che sulla rivoluzione digitale “Italia e Germania possano esser precursori, pionieri e tirare altri Paesi europei”. La cancelliera lo ha detto al forum italo-tedesco a Berlino. “Se pensiamo di prolungare il piano Juncker la digitalizzazione potrebbe essere una priorità”, ha proposto. Merkel ha sottolineato la necessità di armonizzare i sistemi.

Al centro della collaborazione Industria 4.0. “Collaboreranno molto intensamente – ha detto Merkel – Sarà il caso di fare una conferenza in comune, a tre: Germania, Italia e Francia”.

“Davanti alle nuove sfide si lavora insieme – ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – Siamo entrati in quella che è stata definita l’era delle accelerazioni, in cui la velocità dei cambiamenti sarà superiore rispetto al passato. L’incertezza deriva da fattori economici ma anche dalla politica, la geopolitica, le relazioni tra stati e popoli. Siamo in una fase difficile ma Italia e Germania sono convinte della straordinaria importanza del futuro dell’Ue”.

Riguardo all’innovazione nel mondo delle imrpese, tra le misure su cui Germania e Italia hanno intenzione di lavorare assieme ci sono gli investimenti in tecnologie digitali e nuove competenze.

“Gli investimenti in formazione sono l’antidoto più efficace contro il populismo. La modernità fa paura. Infatti dobbiamo investire prima di tutto per capire e dobbiamo ridare all’Occidente la fiducia nel futuro – ha spiegato il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda – La collaborazione su questa strada tra i paesi fondatori è fondamentale per ricostruire l’Europa”.

Al centro dei colloqui i diversi temi legati alla crescita, tra cui: gli standard dell’Industria 4.0, la competitività delle piccole e medie imprese (Pmi), il sostegno alle startup innovative, una formazione professionale al passo con i tempi e la normativa di supporto alla digitalizzazione. Ma anche il caso Fca, con la richiesta di Berlino di ritirare tre modelli della casa italo-americana. Un tema su cui il premier è stato molto netto, ribadendo “in amicizia” che “sono questioni regolate da leggi e sono le singole autorità nazionali di omologazione ad avere il compito di fare questi esami. Noi decidiamo per quello che ci riguarda e i tedeschi decidono per quanto riguarda le loro questioni”. Dell’altro tema economico “caldo”, quello delle banche, invece, ha spiegato Gentiloni in conferenza stampa, “non abbiamo parlato particolarmente”. Però il presidente del Consiglio ha ribadito che “il governo ha preso una decisione molto rilevante con il dl salva risparmio, che ha sbloccato la situazione. Continueremo a seguirla con le competenti autorità dell’Ue”.

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