CAMERA DI COMMERCIO

InfoCamere apre ai dati sui contratti di rete

Verrà costituito un osservatorio sulle aziende che hanno deciso di usare il nuovo modello di aggregazione della rete d’impresa: le informazioni saranno oggetto di un monitoraggio mensile

Pubblicato il 18 Dic 2013

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InfoCamere, la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio, a partire da oggi metterà a disposizione un insieme completo di dati sui contratti di rete. Si tratta di uno strumento utile all’analisi e alla comprensione del tessuto imprenditoriale italiano, un vero e proprio osservatorio sulle imprese che hanno deciso di usare il modello di aggregazione della rete d’impresa e i cui dati saranno oggetto di un monitoraggio periodico mensile, al sito web del Registro delle imprese.

Il servizio offre la possibilità di conoscere lo stato di un contratto di rete in ogni fase (da quella di start-up fino alla possibile evoluzione), ottenere dati economici ed effettuare analisi aggregate su tutte quelle aziende coinvolte in una rete di imprese.

La completezza e l’ufficialità delle informazioni disponibili, estratte direttamente dal Registro delle Imprese (la banca dati ufficiale delle Camere di Commercio), rendono il materiale presente nel portale uno strumento di informazione economica indispensabile e prezioso per raccontare e analizzare i nuovi modelli organizzativi.

Diffusi ormai in quasi tutte le province, le reti d’impresa parlano soprattutto milanese. È infatti il capoluogo lombardo a contare, in Italia, il maggior numero d’imprese (477) aderenti a un contratto di rete; seguono nella “classifica” delle province per maggior numero di imprese coinvolte Brescia (296 realtà), Roma (229), Firenze (216) e Modena (213).

Il contratto di rete si conferma per le imprese, di tutte le dimensioni, un’occasione per rispondere alla difficile congiuntura economica e mantenersi competitive sul mercato. I numeri dicono che lo strumento è ormai una certezza. A poco più di tre anni dalla costituzione della prima rete d’imprese, l’iniziativa coinvolge ormai quasi 5.900 soggetti dall’edilizia alla sanità, dal tessile alle nuove tecnologie, per un numero di contratti che al 1 dicembre scorso aveva superato quota 1.200.

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