FRIULI VENEZIA GIULIA

Insiel, parte il piano per il rilancio

Nelle intenzioni della governatrice Serracchiani la in house Ict diventerà il pilastro della rivoluzione informatica regionale. Piano in Cda la prossima settimana. Il presidente Pozza: “No ai tagli di organico”

Pubblicato il 03 Set 2014

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Il nuovo piano industriale di Insiel ideato dal presidente Lorenzo Pozza (nella foto) approderà in Consiglio di amministrazione la prossima settimana, e nei programmi del management c’è di mettere le basi per un nuovo sviluppo informatico. Una decisione, quella della in house dell’informatica della Regione Friuli Venezia Giulia, che deriva dalla volontà della governatrice Debora Serracchiani di inserire l’informatica tra le priorità della sua amministrazione, insieme alla Sanità, agli Enti locali e al Piano di sviluppo industriale. UN quarto pilastro aggiunto in corsa e che consentirà di rilanciare l’attività della società, senza tagli al personale e con una novità: la società non dovrà più produrre software in proprio, ma dovrà condividere o programmi con le aziende produttrici se esistono già sul mercato soluzioni adatte alle esigenze dell’amministrazione.

Al Cda della prossima settimana si arriva dopo un periodo di forte impulso per lo sviluppo della rete Ermes, la rete pubblica regionale di accesso alla banda larga che sarà completata entro il 2015, che ha visto una stretta collaborazione tra la in-house e la direzione regionale Infrastrutture. “Aver definito in modo puntuale ruoli, responsabilità e impegni, con un programma chiaro – afferma il presidente Pozza – è uno degli elementi che ha consentito di dare accelerazione al progetto. “Insiel – continua il presidente – è chiamata anche a rimettere ordine al suo interno, dobbiamo correre, fare in fretta per recuperare il tempo perso. Ci sarà dunque un notevole impegno che non si tradurrà in ripercussioni occupazionali, pe5rché abbiamo molto lavoro da fare”.

“L’obiettivo – conclude Pozza – è che Insiel torni a essere una società protagonista nel settore informatico, un punto di riferimento in Regione. Smetteremo quindi di fare tutto da soli, condividendo i software con le aziende che già li producono”.

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