Il Senato della Repubblica ha siglato un accordo strategico con Fastweb, oggi Fastweb+Vodafone, per lo sviluppo di un modello linguistico nazionale basato sull’intelligenza artificiale generativa. Questa collaborazione prevede l’utilizzo di documenti pubblici – resoconti parlamentari, dossier, pubblicazioni ufficiali – per alimentare il Modello Italiano di Intelligenza Artificiale (Miia), sviluppato con la potenza del supercomputer di Fastweb attivo dallo scorso luglio. Non si tratta di una semplice partnership tecnologica, ma di un passo concreto verso la costruzione di un’infrastruttura digitale italiana autonoma, che può rivoluzionare il modo in cui le istituzioni dialogano con i dati e le nuove tecnologie.
Il progetto si inserisce all’interno di una più ampia strategia nazionale e europea volta a rafforzare la sovranità tecnologica, limitando la dipendenza da colossi stranieri e valorizzando risorse e competenze interne. In un momento in cui il mercato globale dei chip e delle tecnologie AI si appresta a superare i 100 miliardi di dollari entro il 2026, come sottolinea un report di Stocklytics, l’Italia prova a ritagliarsi uno spazio di rilievo attraverso iniziative concrete e partnership pubblico-private.
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L’intesa e il Modello Italiano di intelligenza artificiale
L’accordo tra il Senato e Fastweb si fonda sulla condivisione di documenti pubblici ufficiali che saranno messi a disposizione del modello linguistico Miia. Questa fonte di dati, di natura istituzionale e certificata, rappresenta un valore aggiunto cruciale per l’addestramento dell’IA, garantendo qualità, affidabilità e un solido rispetto della normativa vigente, in particolare per quanto riguarda la privacy e il copyright.
Walter Renna, ceo di Fastweb+Vodafone, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione: “La collaborazione avviata con il Senato della Repubblica è particolarmente importante perché avremo a disposizione un’ulteriore fonte di dati preziosa per addestrare il nostro modello linguistico e sviluppare nuove applicazioni a supporto delle Istituzioni del Paese”. Renna ha inoltre evidenziato come la governance trasparente e l’attenzione al controllo dei dati sensibili siano elementi chiave per garantire sicurezza e affidabilità, fondamentali soprattutto per il settore pubblico.
Questo modello nazionale non è solo un esercizio tecnologico, ma una piattaforma di sviluppo che mira a creare strumenti innovativi per migliorare la consultazione, la ricerca e la produzione di contenuti istituzionali e pubblici. La sinergia tra l’ente legislativo e il gruppo telco punta dunque a trasformare l’AI generativa da tecnologia emergente a strumento concreto di servizio per cittadini, operatori e amministrazioni.
Il valore di un modello linguistico italiano
L’Italia, come molti altri paesi europei, si trova oggi di fronte alla sfida di non restare esclusa dall’evoluzione rapida dell’intelligenza artificiale. L’accordo Senato-Fastweb è significativo perché rappresenta il primo passo concreto nell’adozione e sviluppo di un modello linguistico nazionale, che potrà competere sul mercato globale, ma anche offrire soluzioni mirate alle esigenze specifiche del sistema italiano.
L’utilizzo di dati nazionali e la capacità di governarli nel rispetto della normativa Ue sul Gdpr e delle leggi italiane di tutela dei dati personali costituiscono un elemento di distinzione rispetto ai modelli esteri, spesso percepiti come “black box” privi di trasparenza. Il modello Miia, con la sua base di dati certificata e l’infrastruttura tecnologica di Fastweb, incarna un approccio che può garantire maggiore controllo e sicurezza, fattori essenziali per l’adozione dell’IA nelle pubbliche amministrazioni e in settori strategici come la giustizia, la sanità e la comunicazione istituzionale.
Inoltre, la collaborazione si inserisce in un più ampio ecosistema di partnership che vedono coinvolti enti di ricerca, università e aziende private. La creazione di un modello italiano apre quindi la strada a una rete di competenze e risorse che possono alimentare l’innovazione, contribuendo a posizionare l’Italia come protagonista nel panorama tecnologico europeo.
La sfida competitiva nel mercato dell’intelligenza artificiale
L’accordo con il Senato è anche una chiara dimostrazione di come le aziende telco, tradizionalmente impegnate nella gestione delle reti e delle infrastrutture, stiano ampliando il proprio raggio d’azione verso ambiti più avanzati come l’intelligenza artificiale generativa. Fastweb+Vodafone si conferma un player capace di mettere a disposizione infrastrutture di calcolo di alto livello — un supercomputer operativo da luglio 2024 — e di sviluppare modelli linguistici sofisticati.
Il mercato globale dell’AI chip, con una crescita prevista che lo porterà a oltre 100 miliardi di dollari entro il 2026, mostra come la competizione non sia più limitata al software, ma coinvolga profondamente hardware, infrastrutture e gestione dati. In questo scenario, l’integrazione tra settori come le telecomunicazioni, l’IT e l’intelligenza artificiale diventa fondamentale per mantenere una posizione competitiva e garantire servizi innovativi e affidabili.
L’esperienza di Fastweb rappresenta una case history significativa per tutto il comparto italiano, che può ispirare altre realtà a investire in partnership pubblico-private, a sostenere la ricerca applicata e a puntare sulla qualità dei dati come risorsa strategica.