IL CASO

Inwit, molti “pretendenti” alla finestra in attesa della cessione

Il Cda di Telecom dà all’Ad Patuano il mandato per la valorizzazione delle torri. Titolo movimentato in borsa dopo l’annuncio. Tra le società interessate Cellnex e il fondo F2i, ma anche Ei Towers e RaiWay. Ancora però nessuna offerta ufficiale

Pubblicato il 28 Set 2015

A.S.

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La valorizzazione delle torri di trasmissione di Telecom Italia, e riunite nella controllata Inwit, torna di attualità. Il consiglio d’amministrazione di Telecom Italia che si è riunito in Brasile venerdì ha infatti dato mandato all’amministratore delegato Marco Patuano “di esplorare le eventuali opportunità di valorizzazione” della società, che potrebbe avvenire già entro la fine dell’anno.

Inwit vale in borsa 2,6 miliardi di euro ai prezzi attuali: il 60% in mano a Telecom Italia vale oggi circa 1,6 miliardi, con un apprezzamento di circa il 25% rispetto alla recente quotazione.

L’annuncio dato dal consiglio d’amministrazione ha subito creato movimento in borsa, dove Inwit ha aperto le contrattazioni a +0,97%.

Ma già prima che il cda di Telecom prendesse la decisione di affidare a Patuano il mandato esplorativo erano già iniziati a venire allo scoperto i primi rumors sui pretendenti: da Cellnex (che starebbe già lavorando con Morgan Stanely e Mediobanca per valutare la possibilità di un’offerta) al fondo F2i (il Fondo italiano per le infrastrutture, che ha tra i propri sponsor Cassa depositi e prestiti, Intesa Sanpaolo e Unicredit), mentre gli analisti di Equita Sim fanno presente che il deal potrebbe essere interessante anche per Ei Towers e Rai Way, attive nelle torri di trasmissione broadcasting, che con quest’acquisizione avrebbero un’opportunità di diversificare le proprie opportunità nelle tlc e riaprirebbe opportunità per futuri consolidamenti.

Secondo gli analisti di Icbpi l’avvio del processo di valorizzazione di Inwit rappresenta la novità più importante emersa dal Cda di Telecom Iitalia. La cessione dell’intera quota o della partecipazione di controllo potrebbe migliorare la flessibilità finanziaria di Telecom Italia, spiegano da Icbpi, in vista di un eventuale rafforzamento in Brasile attraverso acquisizioni.

Sull’eventuale operazione, dal momento che le torri di Telecom Italia sono considerate asset strategici, il Governo ha poteri di golden power, può cioè imporre il veto o porre condizioni in caso di operazioni straordinarie.

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