LA RICERCA

IoT e manufacturing, mercato verso il boom: giro d’affari da 98 miliardi al 2026

I dati MarketsandMarkets. Tra i player più attivi Cisco, Ibm, Ptc e Microsoft. Per l’Europa Siemens in quinta posizione. Il comparto che accelera di più sono i servizi, guidati dal cloud

Pubblicato il 26 Mag 2023

A. S.

IoT Manufacturing

Il mercato globale dell’IoT nel manifatturiero è destinato a una crescita costante fino al 2026, quando arriverà a valere 97,9 miliardi di dollari. A fare questa previsione è Marketsandmarkets nella ricerca “IoT in manufacturing market by component and services, deployment mode, organization size, application, vertical and region”, che parte dai dati del 2021, quando il mercato valeva 50 miliardi di dollari, per una crescita annua media dell’11,9% nell’arco di 5 anni.

La concorrenza agguerrita tra i player

Il mercato, secondo l’analisi di MarketsandMarkets, si presenta “competitivo e diversificato” a causa del nutrito gruppo di “player chiave” popolano l’ecosistema. L’obiettivo dell’Internet of Things nel manifatturiero è quello di attuare la trasformazione digitale nel mondo dell’industria, efficientare l’utilizzo delle macchine e aumentare la produttività dei dipendenti attraverso l’uso di sensori che in grado di raccogliere i dati critici sulla produzione, che vengono poi convertiti in informazioni utili per il decision making sulle operazioni di produzione grazie al cloud e ai software di analisi.

Tra i principali vantaggi dell’adozione dell’Iot in questi ambiti c’è anche l’automazione dei processi, che contribuisce a puntare sulla personalizzazione e a ridurre i costi, accorciando il time-to-maket e migliorando la sicurezza. Grazie ai sensori infatti sarà più semplice per le aziende individuare le inefficienze in tempo reale, risparmiando così tempo e denaro e migliorando la business intelligence. Tra i principali attori in questo campo MarketsandMarkets individua le statunitensi Cisco, Ibm, Ptc e Microsoft, seguite dalla tedesca Siemens, da Ge (Usa), Sap (Germania) e dalla cinese Huawei.

In primo piano i servizi

Analizzando il mercato considerando le componenti, a registrare il tasso di crescita più sostenuto saranno, secondo MarketsandMarkets, i servizi, dal momento che consentono alle aziende manifatturiere di mettere in campo processi produttivi digitalizzati e connessi con una personalizzazione di massa e un piano di produzione autoconfigurante e automatizzato. Il focus, in questo caso specifico, è quello del miglioramento delle operazioni aziendali e della riduzione delle spese inutili e delle spese generali delle imprese manifatturiere.

Le grandi aziende guadagnano quote di mercato

Se si analizza la crescita in base alle dimensioni delle aziende coinvolte, emerge che a guadagnare progressivamente quote di questo mercato saranno le grandi imprese, che nei prossimi anni consolideranno un trend già in atto. Ma in generale l’adozione elevata dell’IoT nel manifatturiero da parte dei player più grandi è dovuta, secondo l’analisi, al fatto questi hanno una maggiore possibilità di spesa e più opportunità di fare economie di scala sia per le soluzioni sia per i servizi di produzione. “Nell’attuale situazione caratterizzare da un’alto livello di competitività – spiega MarketsandMarkets, le grandi imprese non lasciano nulla di intentato per conquistare una quota di mercato maggiore, e sono disposte a spendere cifre significative per migliorare la propria capacità di utilizzare al meglio le tecnologie emergenti”.

Il cloud conquista il primato della crescita  

A giocare un ruolo di primo piano nel processo di trasformazione dell’Internet of Things nel manifatturiero registrando i tassi di crescita più alti sarà sempre più il cloud. Questa modalità infatti facilita le imprese, sia le Pmi sia quelle di grandi dimensioni, a concentrarsi sul loro “core business” piuttosto che sui processi IT.

Inoltre, con l’aiuto di soluzioni IoT in ambito manifatturiero basate sul cloud, le organizzazioni possono evitare i costi legati al software, allo storage e al personale tecnico. Grazie al cloud le aziende hanno infatti a disposizione un percorso semplificato per gestire gli asset, integrando in modo centralizzato il sistema e i suoi componenti con applicazioni web e mobili. Gli stessi vantaggi si verificano, inoltre, per la manutenzione degli asset e per la loro produttività.

Il focus sul controllo degli asset

Se si guarda alla crescita del mercato utilizzando come punto di riferimento il tipo di applicazioni destinato ad avere una maggiore diffusione, emerge in primo piano la necessità di un controllo e di una gestione sempre più puntuali degli asset, riducendo i costi e migliorando la produttività. “Tracciando gli asset non fissi in un ambiente di fabbrica – spiega MarketsandMarkets – le organizzazioni tengono automaticamente sotto controllo le risorse disponibili. Sapere dove si trovano i beni e in che condizioni si trovano aiuta a ridurre al minimo i tempi di inattività, a ottimizzare la produttività dei beni e la manutenzione delle risorse e a controllare i costi di inventario”. Vantaggi particolarmente significativi per tutte le aziende manifatturiere che hanno beni di valore distribuiti su un’ampia area geografica per risolvere i problemi legati all’efficienza operativa, alla produttività, ai costi, al personale e – come risultato finale di tutto questo – ai profitti.

Il Nord America stacca la concorrenza

Il Nord America, e in particolare gli Stati Uniti, rappresenteranno da qui al 2026 l’area geografica che potrà contare sulla fetta di mercato più consistente nel campo dell’IoT applicato al settore manifatturiero. Si tratta di un’area, secondo l’analisi di MarketsandMarkets, caratterizzata da economie sostenibili e consolidate, che consentono di investire fortemente in attività di ricerca e sviluppo, e da una forza lavoro altamente qualificata che consente di spingere sull’adozione di tecnologie avanzate.

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