LAVORO

Italtel disdice gli accordi aziendali, proclamato lo sciopero

I sindacati: “Per i dipendenti un danno economico da 2mila a 5mila euro l’anno”. La società: “Riduzione del costo del lavoro in linea con gli obiettivi del nuovo piano industriale”. Fim, Fiom e Uilm chiedono incontro urgente con i vertici

Pubblicato il 09 Gen 2019

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Italtel, lavoratori in sciopero per 16 ore. Alla base della decisione la “disdetta della quasi totalità degli accordi sindacali – scrivono Fim, Fiom e Uilm – che porterà ai lavoratori un danno economico che va da 2.000 a 5.000 euro l’anno circa”. Il pacchetto di ore di sciopero partirà dai prossimi giorni con modalità da decidere sito per sito.

“La sera del 21 dicembre – scrivono i sindacati – dopo che i circa 1.100 lavoratori di Italtel si erano salutati prima della chiusura natalizia e avevano ricevuto gli auguri via web dell’amministratore delegato Stefano Pileri, l’azienda ha inviato alle organizzazioni sindacali e a tutte le Rsu la comunicazione”. Nel mirino l’”azzeramento” dei trattamenti migliorativi di trasferta, reperibilità e alcune quote salariali come il terzo elemento, la quota accantonata fissa e i premi fissi mensili.

Nella lettera di disdetta l’azienda scrive che “la società ha ritenuto responsabile agire con la disdetta dei trattamenti retributivi derivanti dalla contrattazione di secondo livello che consente una riduzione del costo del lavoro in linea con gli obiettivi citati del Nuovo Piano Industriale”.

Fim Fiom e Uilm ritengono inaccettabile questa comunicazione, nel metodo e nel merito, e nelle assemblee che si sono svolte ieri in tutti i siti hanno condiviso con i lavoratori una serie di iniziative per convincere l’azienda a fare marcia indietro.

A Castelletto lo sciopero si farà a scacchiera, reparto per reparto e con orari differiti. È stato proclamato inoltre lo sciopero di tutte le attività straordinarie, della reperibilità e degli interventi notturni.

Oltre alle iniziative di mobilitazione Fim, Fiom e Uilm intendono anche procedere con azioni legali dal momento che la disdetta andrà a intaccare alcuni elementi retributivi presenti nelle buste paga dei lavoratori in maniera consolidata.

Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto all’azienda un incontro urgente che verrà definito nei prossimi giorni: “Con i lavoratori siamo pronti ad avviare una stagione di scioperi e mobilitazioni. L’azienda cambi immediatamente idea”.

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