ITMedia Consulting: la nuova Tv trainata dal video on demand

In anteprima per il Corriere delle Comunicazioni le prime elaborazioni del rapporto annuale “Turning Digital” a firma di ITMedia Consulting: il Vod marcia a un ritmo del +35% e a fine anno si sfiorerà la soglia del miliardo di ricavi in Europa occidentale

Pubblicato il 20 Mag 2014

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A trainare la crescita del settore audiovisivo nei prossimi anni sarà il Vod (Video on demand), che entro l’anno raggiungerà in Europa ricavi per 940 milioni di euro e ogni anno aumenterà del 35% fino al 2017 toccando quota 2,3 miliardi: è quanto emerge dal rapporto annuale di ITMedia Consulting, “Turning Digital“, che uscirà il 10 giugno, le cui prime elaborazioni sono state fornite in anteprima al Corriere delle Comunicazioni.

Secondo i dati finora elaborati della società di Augusto Preta, che ne è consulente strategico e ceo, a spingere il successo del Vod saranno “un nuovo atteggiamento dei consumatori, alte aspettative da parte dei provider e dei titolari dei diritti, nuovi servizi video distribuiti su più dispositivi, in combinazione con l’aumentare dei dispositivi connessi”.

Nel documento si sottolinea che il Vod “costituirà ancora per diverso tempo una quota modesta del mercato tv”, ma nonostante questo “rappresenterà comunque nei prossimi anni l’unica componente in crescita e certamente quella con il maggiore tasso di sviluppo nel settore audiovisivo”.

ITMedia Consulting stima che il totale dei ricavi derivanti dall’offerta di Video on demand in Europa Occidentale sarà di 940 milioni di euro alla fine del 2014 e raggiungerà 2,3 miliardi di euro alla fine del 2017, con una crescita media annua del 35%.

L’incremento, secondo la società di consulenza fondata da Preta, è frutto di diversi fattori, collegati alle specificità dei mercati nazionali. In particolare uno degli elementi è il consolidamento di alcuni modelli di business in specifiche aree (in particolare Regno Unito e Nord Europa). Altro fattore è l’ingresso sempre più massiccio di broadcaster e internet company nell’arena competitiva, che accrescono l’offerta legale di contenuti disponibili e contendibili online, in particolare nel Sud Europa. Un altro elemento è il più elevato grado di competizione tra broadcaster, Ott e telco sullo stesso o su diversi modelli di business, Francia e Germania.

In tutti i casi, precisa ITMedia Consulting, la presenza o meno di Netflix diventa un fattore significativo nel misurare il grado di sviluppo e le possibilità di crescita del Vod nel singolo mercato nazionale.

Infine il report rileva come, nell’ambito dei singoli mercati nazionali, il Tvod (Transactional video on demand, ovvero quanto il cliente paga per la fruizione di un singolo video) sia ancora ampiamente prevalente nell’Europa continentale, mentre lo Svod (Subscription video on demand, cioè l’utilizzo su abbonamento) domini nel Regno Unito e sia destinato a diventare alla fine del 2017 la principale risorsa del mercato in quasi tutti i Paesi considerati.

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