IL SEQUESTRO

Kaspersky, quattro incriminati per il sequestro del figlio

Un tribunale chiede dai 7 ai 12 anni di carcere per i quattro rapitori del figlio del fondatore dell’azienda, liberato ad aprile 2011

Pubblicato il 03 Giu 2013

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Un tribunale di Mosca ha incriminato quattro uomini accusati di rapimento del 22enne Ivan Kaspersky, il figlio del “re dell’antivirus” prodotto dai laboratori Kaspersky. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti precisando che la procura ha chiesto dai sette ai 12 anni di reclusione per i quattro condannati: Nikolai Savaliev e il figlio Nikolai, Semion Gromov e Oleg Maiukov. Le sentenze saranno pronunciate in data da definirsi.

I quattro non sono gli unici a essere finiti dietro le sbarre per il rapimento del giovane Kaspersky. Nell’agosto scorso un capitano dei servizi segreti russi, Alexei Ustimchuk, è stato infatti condannato a quattro anni e mezzo di campo di lavoro a regime severo per aver organizzato il sequestro.

Il ragazzo è stato rapito il 19 aprile 2011 in un quartiere industriale a nord della capitale mentre andava a lavorare ed è stato liberato cinque giorni dopo con una operazione di polizia nella regione di Mosca. I rapitori avevano chiesto un riscatto di tre milioni di euro. Suo padre, Ievgheni Kaspersky, è diventato ricco e famoso con la Kaspersky Lab, la nota società informatica che produce l’omonimo antivirus per pc, settore nel quale detiene il quarto posto al mondo. Secondo la classifica di Forbes, l’imprenditore è al 125esimo posto tra gli uomini più ricchi della Russia, con una fortuna stimata in 550 milioni di euro.

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