Lazio, parte lo smart working: accordo Regione-sindacati

L’assessore al Lavoro Lucia Valente spiega i motivi della sperimentazione: “E’ necessario introdurre nuove modalità nell’organizzazione della PA. E’ un primo passo, ma se andrà bene coinvolgeremo più dipendenti”

Pubblicato il 26 Feb 2016

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Alcuni dipendenti della Regione Lazio potranno dalle prossime settimane accedere alla sperimentazione del telelavoro, grazie all’accordo raggiunto oggi tra l’amministrazione e i sindacati, in attuazione del “programma per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.

“Questo è un primo passo della nostra Regione verso il lavoro agile che in questo momento sta iniziando il suo iter parlamentare in Senato – afferma Lucia Valente (nella foto), assessore regionale al Lavoro, Pari opportunità e Personale – E’ un primo passo ma se andrà bene siamo pronti a coinvolgere più dipendenti. E’ necessario introdurre modalità diverse nell’organizzazione del lavoro anche nelle pubbliche amministrazioni, in un momento in cui i cambiamenti tecnologici stanno rivoluzionando le nostre vite e il mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda alcuni ruoli e alcune professionalità”.

Il progetto, la cui adesione è volontaria, ha l’obiettivo di introdurre soluzioni organizzative che possano essere un’opportunità per chi necessita di maggiore flessibilità in ambito lavorativo come, per esempio, chi vive in situazioni di disagio o con minori o con familiari a carico bisognosi di assistenza.

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