LA CONSULTAZIONE UE

Le telco europee: “Connettività forza trainante dell’economia digitale”

La Commissione europea pubblica i risultati preliminari della consultazione indetta in vista della revisione delle regole per il mercato telecom. Le aziende chiedono regole semplificate, spettro armonizzato, certezza per gli investimenti e level playing field

Pubblicato il 04 Mar 2016

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La Commissione europea ha pubblicato un’analisi preliminare delle risposte ricevute alla consultazione pubblica indetta in merito alla revisione in corso del quadro regolatorio per il mercato delle telecomunicazioni. Ora la Commissione esaminerà più in dettaglio le risposte e terrà conto dei suggerimenti nella proposta definitiva della legislazione che arriverà entro fine anno.

La consultazione si è svolta tra settembre e dicembre 2015 e ha attratto 244 risposte, di cui la maggior parte (quasi il 28%) proveniente da fornitori di reti o servizi per le comunicazioni elettroniche che sono direttamente interessati dalla normativa per il mercato telecom. Il 22,5% delle risposte è arrivato da altri tipi di aziende, circa il 12% da enti e autorità pubbliche, quasi il 5% da associazioni dei consumatori.

L’analisi preliminare mostra già alcuni trend dominanti. La connettività è ampiamente riconosciuta come la forza trainante della società e dell’economia digitale e una “buona connettività” è considerata condizione necessaria alla creazione del Digital Single Market. Molte delle risposte sottolineano la necessità di regole che diano supporto alla realizzazione di infrastrutture capaci di soddisfare le necessità del futuro e in linea con le dinamiche di mercato.

Sullo spettro è emersa l’importanza della connettività e della banda larga mobile e l’industria è in generale favorevole a un approccio coordinato, ma desidera maggiore certezza per i suoi investimenti. Le autorità pubbliche indicano la necessità di ottenere un miglior equilibrio tra armonizzazione e flessibilità, sottolineando l’importanza di un accesso più flessibile allo spettro per il futuro.

Alcuni degli utenti hanno indicato che la concorrenza andrebbe favorita non solo a livello di infrastrutture (dove occorrerebbe aumentare il ricorso alla condivisione) ma anche dei servizi.

Se in generale emerge la richiesta di una semplificazione delle regole, da parte delle telco è chiara l’esigenza che tutti gli operatori che offrono servizi simili a quelli del settore telecom siano soggetti almeno in parte alle stesse norme, compresi gli Ott.

Questa revisione del quadro regolatorio per le telecomunicazioni rappresenta la maggior riforma per il settore dal 2009 a oggi, dovuta ai grandi cambiamenti strutturali avvenuti in questi anni, spiega la Commissione. Alcuni dei temi caldi che vengono affrontati sono la “lenta transizione” dal rame alla fibra, la maggiore complessità della concorrenza con la convergenza di reti fisse e mobili, la diffusione di offerte retail in “bundle”, l’ascesa dei nuovi attori del mondo online, i cosiddetti Ott, ma anche le mutate aspettative e richieste dei consumatori finali, compreso il boom della domanda di dati mobili. La revisione che la Commissione sta conducendo si concentra sui temi della gestione dello spettro, la regolamentazione dell’accesso alla rete, il concetto di servizio universale e la governance.

La Commissione europea ha pubblicato anche i risultati preliminari di una consultazione tenuta nello stesso periodo del 2015 su velocità e qualità sul mercato della banda larga. Qui sono state raccolte più di 1.500 risposte, per la maggior parte da aziende Ict, piccole imprese ma anche autorità regionali e Ong, e in molte si legge che le necessità di aziende e consumatori in termini di velocità di Internet e qualità del servizio non sono soddisfatte. Molti player hanno anche indicato di aspettarsi che l’uso dei servizi e delle applicaizoni su Internet crescerà enormemente di qui al 2025 e chiedono policy in grado di sostenere uno sviluppo delle infrastrutture tale da rispondere alle necessità del futuro.

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