Lo spamming cambia pelle. Su il phishing mirato, giù gli attacchi di massa

Secondo un’indagine targata Cisco, i cybercriminali stanno virando su minacce e malware personalizzati mentre cala il ricorso ad attacchi indiscriminati

Pubblicato il 14 Lug 2011

Lo spamming cambia pelle. Su il phishing mirato, giù gli attacchi di massa

Nuovo trend nel mondo degli spammer. I cybercriminali hanno
modificato le loro strategie, abbandonando i tradizionali attacchi
spam di massa a favore di attacchi personalizzati, mirati contro
specifiche organizzazioni, che hanno un maggiore impatto
finanziario; lo rivela un nuovo report sulla sicurezza reso
pubblico da Cisco.

"Gli attacchi personalizzati e mirati che hanno
l'obiettivo di ottenere accesso a lucrosi conti bancari
aziendali e a proprietà intellettuale di valore sono in crescita –
dice Nick Edwards, direttore di Cisco Security Technology Business
Unit – L’enforcement delle policy più efficace sta rendendo gli
attacchi spam di massa meno appetibili per i cybercriminali, che
quindi dedicano sempre più tempo e impegno a vari tipi di attacchi
spearphishing e mirati".

La ricerca, condotta da Cisco Security Intelligence Operations
mette in evidenza un trend che vede crescere gli attacchi mirati,
realizzati con minacce altamente personalizzate, che contengono
malware diretto a specifici utenti o gruppi di utenti allo scopo di
realizzare furti di proprietà intellettuale.

I ricavi ottenuti da attacchi email di massa sono diminuiti di
oltre il 50%, passando da 1,1 miliardi di dollari registrati a
giugno 2010 a 500 milioni di dollari nel giugno di
quest'anno.

Fra il giugno 2010 e il giugno 2011, il volume dello spamming di
massa è calato a picco, da 300 miliardi di messaggi spam
giornalieri a soli 40 miliardi.

Aumentano gli attacchi di tipo spearphishing, truffe
personalizzate, attacchi con codici malevoli. Gli attacchi del tipo
spearphishing si sono triplicati, le truffe e gli attacchi con
codici malevoli sono quadruplicati. Il costo complessivo degli
attacchi mirati ad aziende in tutto il mondo ammonta a 1,29
miliardi di dollari all'anno.

Tipicamente, questi attacchi usano del malwere o APTs (Advanced
Persistent Treaths) per raccogliere i dati desiderati in un certo
periodo di tempo. Un esempio di attacco mirato è stato il worm
Stuxnet, che era in grado di danneggiare severamente sistemi di
computing industriali e poteva estendersi anche a sistemi non
collegati alla rete, mettendoli così a rischio a prescindere dalla
loro connessione a Internet o ad altro network.

Gli attacchi del tipo spearphishing, pur se più costosi da
organizzare e di volume minore rispetto agli attacchi spam di
massa, possono avere serie conseguenze sulle aziende. Molti di
questi attacchi ultimamente sono indirizzati al furto di dati
finanziari: molto pericolosi per le vittime e molto appetibili per
i cybercriminali. Le campagne di spearphishing, un’evoluzione
molto personalizzata della tradizionale tecnica di phishing di
massa, possono generare un profitto 10 volte maggiore rispetto ad
attacchi generalizzati.

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