Loiola: “In Italia serve subito connessione ultrabroadband”

Il numero uno di Alcatel-Lucent Italia chiede al governo di accelerare l’infrastrutturazione. “Siamo al penultimo posto nella Ue, bisogna creare condizioni necessarie allo sviluppo della new economy”

Pubblicato il 13 Apr 2015

DE.A.

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“È in atto un profondo processo di trasformazione dell’economia: un cambiamento inarrestabile che non risparmierà nessun settore. Risulta evidente che bisogna creare le condizioni necessarie allo sviluppo e alla crescita di questa new economy. Servono infrastrutture adeguate. Serve connettività ultrabroadband. E serve subito”. Lo ha dichiarato Roberto Loiola (nella foto), presidente e amministratore delegato Alcatel-Lucent Italia e responsabile della regione South and Central Europe, e continua:

Il numero uno della multinazionale franco-americana ha puntato il dito contro i ritardi dell’Italia. “Come rilevato dalla letteratura sulla Big Bang Disruption, si stanno verificando profondi cambiamenti in molti comparti dell’economia a causa dell’effetto combinato di dispositivi mobili, app, cloud computing e broadband: le tecnologie hanno già mutato i mercati, i modelli di business, i servizi e i prodotti. La velocità è la conditio sine qua non. È la discriminante che permette di rimanere sul mercato. Ed eccellere. Sono necessari rapidi cambiamenti di rotta e adattamenti dei modelli di business. È la trasformazione digitale. Il Digital Economy and Society Index 2015 dimostra che l’Unione europea nel suo complesso, e i singoli Stati membri, stanno progredendo verso un’economia e una società digitale. Tuttavia, gli Stati membri stanno procedendo a velocità diverse. L’Italia, per quel che riguarda l’indicatore connettività, cioè la diffusione di infrastrutture a banda larga, risulta penultima in Europa, al 27° posto su 28. Stessa posizione nell’uso di Internet. Dietro l’Italia solo la Croazia. Non si può pensare di rimanere competitivi a queste condizioni. Le azioni del Governo vanno nella direzione che auspichiamo, ma occorre comprendere che vi sono evoluzioni inarrestabili: andiamo verso scenari del tutto nuovi e non possiamo rimanere indietro”.

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