FISCO

Lotta all’evasione, il governo affila l’arma fattura elettronica

Nuove linee guida della commissione del Mef per recuperare 6 miliardi di evasione Iva. Si punta a un compromesso con Bruxelles per derogare al divieto di obbligatorietà del fatturazione digitale

Pubblicato il 23 Mar 2017

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Più spazio alla fattura elettronica nell’attacco del Fisco contro le frodi Iva. La nuova strategia anti-evasione è al centro delle linee generali di indirizzo sul tavolo prima riunione della commissione voluta dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan svoltasi ieri mattina, cui hanno partecipato, tra gli altri, il viceministro con delega alle politiche fiscali Luigi Casera, il direttore dell’agenzia delle Entrate Rossella Orlandi.

L’obiettivo di medio periodo, almeno nell’arco di un biennio, è abbattere il tax gap Iva tra i due e i tre punti percentuali, così da recuperare gettito per circa 6 miliardi. “Il fisco italiano viene considerato a torto o a ragione un freno allo sviluppo del Paese – ha detto Padoan – Con le nuove regole lo stiamo trasformando in una leva di sostegno alla crescita”.

La riduzione del tax gap è lo strumento per accompagnare la crescita invocata da Padoan. Le ultime stime disponibili e riferite al 2014 parlano di un differenziale per l’Iva che si attesta sui 40,2 miliardi. Anche se il dato è già diminuito anche grazie alle azioni messe in campo con le ultime manovre.

In quest’ottica il rafforzamento della fattura elettronica, cercando anche in questo caso un compromesso con Bruxelles per derogare al divieto di obbligatorietà del meccanismo.

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