I PILLAR DI CORCOM

MaaS, cos’è e come funziona. Ecco i vantaggi del Mobility as a Service

Piattaforme di dati e applicazioni per smartphone rivoluzionano il modo di fruire dei trasporti pubblici e privati. E consentono agli utenti di pianficare viaggi su misura, anche in ottica di intermodalità. Sostenibilità e convenienza economica i vantaggi

Pubblicato il 04 Nov 2021

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L’avvento del digitale nel settore della mobilità sta rivoluzione i modelli di business e, conseguentemente, il modo di fruire dei trasporti pubblici e privati. La nuova frontiera è la possibilità di combinare ride-sharing, trasporto pubblico, bike-sharing e altri servizi di mobilità condivisa grazie a una piattaforma dove pianificiare viaggi e spostamenti in maniera semplice e veloce. Scegliendo l’opzione più conveniente. Di questo parliamo quando parliamo di Mobility-as-a-Service (Maas).

Maas, cos’è il Mobility-as-a-Service

Il Mobility-as-a-Service è un tipo di servizio che, grazie a una piattaforma digitale – nella maggior parte dei casi si tratta di una app per smartphone – consente agli utenti di pianificare, prenotare e pagare più tipi di servizi di mobilità. Il concetto descrive un passaggio dai modi di trasporto di proprietà personale e verso la mobilità offerta come servizio.

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Le piattaforme MaaS trasformano dunque le modalità di fruizione e accesso ai trasporti in un modello flessibile e on demand capace di garantire agli utenti di offrire diverse alternative di viaggio : dalla più veloce alla più economica, passando per quella più sostenibile dal punto di vista ambientale. Secondo la Mobility as a Service Alliance, l’obiettivo del Maas è quello di “mettere gli utenti, sia nel caso si tratti di passeggeri che di merci, al centro dei servizi di trasporto, offrendo loro soluzioni di mobilità su misura basate sui loro bisogni individuali. Questo significa che, per la prima volta, l’accesso facilitato alla modalità o al servizio di trasporto più appropriato viene incluso all’interno di un pacchetto di opzioni di servizi di spostamento flessibili e indirizzati direttamente all’utente finale”.

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Come funziona il Maas?

Il Mobility-as-a-service prevede un abbonamento mensile a forfait a una app per l’utilizzo di trasporti pubblici e privati: trasporto pubblico locale, bus, tram, metro, treno, taxi, ride-sharing, car-sharing, bike-sharing, scooter-sharing, noleggio auto, parcheggi di interscambio. La app funziona dunque come un aggregatore di tutte le soluzioni di mobilità presenti in una città e integra tutte le informazioni necessarie al viaggiatore per spostarsi, dalla biglietteria al pagamento.

Sono tre i livelli di servizio delle piattaforme Maas.

  • Livello 1: la piattaforma informativa che offre condivisione delle informazioni di base (orari, prezzi, posizione, itinerari suggeriti e integrazione di informazioni multimodali. In partica il sistema raccoglie le info sui mezzi di trasporto e le ottimizza per elaborare i percosri migliori.
  • Livello 2: la piattaforma di aggregazione che mette a disposizione condivisione delle informazioni di base (orario, prezzo, luogo), itinerari suggeriti ma anche la possibilità di pagare il viaggio. Proprio ques’ultimo servizio la differenzia da quello di livello 1.
  • Livello 3: la piattaforma di abbonamento – praticamente una sorta di Netflix della mobilità – è quella più evoluta. Oltre alla condivisione delle info e degli itinerari suggeriti, mette a disposizione vari modelli di abbonamento e un accesso illimitato ai servizi di trasporto.   Avanguardia di questa tipologia di Maas è senza dubbio business è la startup finlandese Whim, che offre un pass mensile per un accesso illimitato a tutti i trasporti disponibili a Helsinki.

Maas, quali sono i vantaggi?

Grazie alle piattaforme Maas non è più necessario scaricare diverse applicazioni e incrociarle per cercare di capire quali tipi di trasporto pubblico porteranno al miglior itinerario. Il Maas infatti offre agli un accesso snello e conveniente alla multimodalità e all’intermodalità, sia per brevi che per lunghi viaggi. Con un occhio particolare alla personalizzazione del servizio: l’utente sceglie l’opzione di trasporto che più si addice alle proprie esigenze.

Come spiegato nelle linee guida del Tts, un ecosistema MaaS realmente funzionante può generare benefici per tutti i soggetti  coinvolti nell’ecosistema della mobilità:

  • Per i cittadini, che possono accedere a nuovi servizi digitali MaaS per ogni esigenza di spostamento,  compiendo scelte di mobilità più consapevoli, multimodali e sostenibili, percependo un valore paragonabile  all’auto privata;
  • Per gli operatori economici del MaaS, dei trasporti e della mobilità, grazie a un sistema di regole  chiare, che abbassa le barriere di ingresso e favorisce lo sviluppo del mercato secondo i principi della  concorrenza e della non discriminazione, evitando condizioni di monopolio;
  • Per la Pubblica Amministrazione, che è in grado di governare la mobilità del proprio territorio,  accompagnando la trasformazione MaaS per raccogliere dati, ottimizzare l’utilizzo delle risorse, definire e attuare politiche per incentivare una mobilità sempre più sostenibile, raggiungendo benefici per l’intera  collettività.

Mobility as a service, a che punto è l’Italia

La Regione Piemonte ha avviato il progetto strategico “BIPforMaaS”, coordinato dalla  società in-house 5T, con l’obiettivo di creare le condizioni per la diffusione di servizi MaaS nell’area
urbana e metropolitana di Torino e in tutto il territorio della Regione Piemonte, a partire dal sistema BIP (sistema  di bigliettazione elettronica in Piemonte).

Il progetto ha l’obiettivo di accompagnare la trasformazione digitale del sistema locale di mobilità e definire  l’insieme delle regole per il futuro mercato dei servizi MaaS, abilitato da una Piattaforma Regionale MaaS.  Il percorso di trasformazione affronta tutte le tematiche che ruotano attorno al MaaS, ponendo sempre l’utente al  centro e cogliendo le opportunità della digitalizzazione per offrire soluzioni di mobilità semplici, accessibili e  personalizzate, studiate sulle esigenze individuali. Il progetto ha durata triennale e prevede il coinvolgimento degli  stakeholder del settore della mobilità, con lo scopo di disegnare insieme e in modo partecipativo un ecosistema
regionale per il MaaS, in grado di generare benefici per i cittadini, per il mondo del business, per l’ambiente e per  la collettività.

Con BIPforMaaS, la Regione Piemonte intende governare il fenomeno della trasformazione verso il  MaaS, definendo l’insieme delle regole dell’ecosistema MaaS piemontese secondo i principi della libera  concorrenza e dei sistemi aperti e interoperabili; favorendo la diffusione di nuovi servizi MaaS, a beneficio dei cittadini per tutte le esigenze di mobilità e offerti da tutti gli operatori MaaS interessati a operare nel territorio  piemontese; cogliendo appieno il potenziale del MaaS, quale potente strumento per favorire uno shift modale  della domanda di mobilità delle persone verso soluzioni più sostenibili e a minore impatto ambientale,  posizionandosi al “livello 4” dei livelli di integrazione del MaaS analizzati nel primo capitolo.

Il Maas nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)

Il ministero per l’Innovazione e la Transizione digitale ha lanciato il Mobility as a Service for Italy che mira  a promuovere la condivisione dei dati, la riutilizzabilità e l’interoperabilità dei sistemi di trasporto a partire dalle grandi città metropolitane dove ci si aspetta che l’implementazione di soluzioni MaaS generi i maggiori benefici. In particolare, l’investimento 1.4.6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) “Mobility as a Service for Italy”, prevede apposite procedure selettive pubbliche finalizzate a selezionare le città metropolitane in cui testare le soluzioni MaaS.

Si punta ad individuare e finanziare tre progetti pilota in altrettante città metropolitane tecnologicamente avanzate (città “leader”), nelle quali si prevede una più elevata probabilità di successo nell’implementazione dei progetti pilota di servizi MaaS, che saranno supportati anche tramite co-finanziamento delle sperimentazioni. Successivamente saranno selezionati altri sette progetti in aree “follower”, che saranno supportate progettualmente dalle tre città leader e anche tramite co-finanziamento delle sperimentazioni.

Infine il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili selezioneranno e finanzieranno finanziati tre progetti, di altrettante città leader, anche in funzione dei dati raccolti con la presente Manifestazione di interesse.

L’obiettivo è sollecitare gli enti pubblici locali interessati (Comuni capoluogo delle Città metropolitane, anche delle Regioni a statuto speciale), a manifestare interesse alla successiva presentazione di proposte per l’attuazione dei tre progetti pilota, nonché a raccogliere i dati.

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Le best practice europee

In Finlandia il concetto di mobilità-come-servizio sta già giocando un ruolo chiave nelle politiche nazionali sui trasporti. MaaS Finland ha cominciato a operare come compagnia indipendente che si focalizzava sul mercato internazionale, avendo intenzione di funzionare come intermediario tra fornitori di servizi dei trasporti, utenti e terze parti.

Nel 2016, la Città di Hannover ha lanciato l’iniziativa “Mobility Shop”, il primo esempio operativo di mobilità-come-servizio. La sua caratteristica principale è un processo integrato che include la registrazione, la navigazione, la prenotazione e la fatturazione per svariate modalità di trasporto (trasporto pubblico, taxi e car-sharing).

Il progetto di Horizon 2020 Imove è basato sulla ricerca, lo sviluppo e la verifica delle nuove soluzioni bottom-up in grado di definire solidi modelli di business nella mobilità-come-servizio, facilitando le loro operazioni di fornitura di servizi efficienti e
redditizie. Un ulteriore progetto di Horizon 2020, MaaS4EU, mira a fornire prove quantificabili, strutture e strumenti che possano rimuovere le barriere e consentire la creazione di un singolo mercato dei trasporti europeo collaborativo e interconnesso tramite il concetto di mobilità-come-servizio, affrontando sfide su quattro livelli: business, utenti finali, tecnologia e politiche.

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