Meglio il fotovoltaico o l’eolico? La risposta in un software

Pubblicato il 23 Mar 2010

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È possibile sapere con un margine di errore dell’1% se in una
determinata area conviene installare un impianto eolico o uno
fotovoltaico, oppure se su quel campo cresce meglio lo chardonnay o
il trebbiano, e ancora cosa è meglio fare per risparmiare energia
in casa.
Un software realizzato nei laboratori del Centro Ricerche Enea di
Frascati, permette oggi di calcolare con crescente precisione
l’efficienza energetica di impianti rinnovabili o comprendere
quale territorio è più adatto per il suo microclima a produzioni
agro-alimentari di qualità.

Il software – basato su algoritmi sofisticati ma destinato a essere
uno strumento di pianificazione indispensabile e rivoluzionario per
la programmazione delle aziende e delle amministrazioni pubbliche,
oltre che per tutti i cittadini – sarà presentato mercoledì 24
marzo alle ore 16 a Grottaferrata, durante l’incontro “Il
territorio vitivinicolo alle porte di Roma, la scienza e la
tecnologia per uno sviluppo sostenibile”.
L’evento è organizzato da Frascati Scienza all’interno della
Fiera di Grottaferrata (giunta alla sua 410^ edizione). Il
ricercatore di Enea, Andrea Forni, presenterà i risultati di uno
studio per l’applicazione sperimentale di strumenti ad alta
innovazione tecnologica per la  pianificazione di piani di
sviluppo rurale sostenibili e per la qualità del settore
agroalimentare.

“I comuni  tools commerciali di valutazione dell’efficienza
energetica possono presentare errori compresi tra il 4 e il 5%,
mentre il sistema messo a punto dall’equipe Enea presenta un
margine del solo 1%- spiega Andrea Forni-. È evidente che questo
dato può avere un’importante ricaduta economica e indirizzare in
campo eolico, microvoltaico, solare fotovoltaico e biomasse, scelte
sempre più efficaci e sostenibili sul territorio”.

La tecnologia offre insomma la possibilità di una maggiore
correttezza nella valutazione costi benefici al momento di
investire in rinnovabili. E non solo, le indicazioni sono
georeferenziate, riferite cioè esattamente al luogo dove si vuole
situare l’impianto o l’edificio. “Molti considerano le città
ad esempio come delle indifferenziate isole di calore- aggiunge
Forni- ma non è così. Un edificio che presenta le stesse
caratteristiche tecniche può avere rendimenti energetici molto
diversi a seconda del suo posizionamento nelle diverse zone di uno
stesso centro abitato. E questo dipende da fattori fisici precisi
che consentono di calcolare, attraverso uno specifico algoritmo di
calcolare produzione energetica ed efficienza con una precisione di
gran lunga superiore che in passato”.
 
Il sistema è applicabile anche in agricoltura dove possono essere
analizzati nel dettaglio, ad esempio, i fattori che determinano il
microclima perfetto per la produzione di un grande vino o altre
produzioni agroalimentari pregiate. Uno dei territori interessati
dal progetto in questione è quello del Gruppo di azione locale
(Gal) del Parco delle Madonie (Palermo), caratterizzato da un
patrimonio culturale e naturale di elevato interesse. Lo studio ha
evidenziato come, attraverso la messa a disposizione in loco di
strumenti ad alta innovazione tecnologica di supporto alla
pianificazione, si possa contribuire alla riqualificazione
diffusione delle potenziali di un  territorio, in linea con i
rapidi processi di modificazione dei mercati e dell’uso
dell’energia.

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