PALAZZO CHIGI

Monti incontra Gates: un’ora di colloquio blindatissimo

A Palazzo Chigi il “vertice” fra il presidente del Consiglio e il fondatore di Microsoft, l’azienda multata per 500 milioni sette anni fa proprio dall’ex presidente dell’Antitrust Ue. No comment sui contenuti, ma intanto annunciato uno stanziamento di 200 milioni a favore dello sviluppo del settore agricolo in chiave “digitale”

Pubblicato il 23 Feb 2012

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È andato in scena oggi a Palazzo Chigi lo “storico” incontro fra il presidente del Consiglio Mario Monti e il fondatore di Microsoft Bill Gates, a sette anni dalla maxi multa da 497,2 milioni di euro inferta all’azienda per abuso di posizione dominante proprio da Monti, all’epoca a capo dell’Antitrust Ue. L’incontro blindatissimo, durato circa un’ora, non ha sortito commenti da parte dei due protagonisti. Questa mattina dal palco dell’assemblea dell’Ifad, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Gates ha intanto annunciato un nuovo contributo da 200 milioni di dollari da parte della Fondazione che prende il suo nome, per lo sviluppo del settore agricolo. “Investire nell’agricoltura è l’arma migliore a nostra disposizione contro la fame e la povertà – ha detto Gates -. L’agricoltura non ha l’attenzione che merita e i privati non investono abbastanza nell’innovazione perché rischi sono alti e i tempi di ritorno degli investimenti sono lunghi".

Secondo Gates la “rivoluzione agricola” passa attraverso “l’adozione nel mondo rurale i benefici della rivoluzione digitale”. "Le nuove tecnologie – ha detto – permettono soluzioni inedite, con progressi che in passato sarebbero stati considerati fantascienza, tipo quelli nell’analisi del genoma. E se non troviamo il modo di portare avanti le innovazioni avremo in agricoltura lo stesso digital divide dell’IT”. Ma resta da sciogliere il nodo del coordinamento: "Ogni agenzia dell’Onu deve sviluppare il suo focus, ci serve un sistema di misurazione dei risultati, perché oggi spesso non sappiamo cosa funziona e cosa no". Ma le agenzie che lavorano per lo sviluppo "devono anche sviluppare la capacità di elaborazione dei dati, che già abbiamo nel settore privato".

Il fondatore di Microsoft ha inoltre smentito l’ipotesi di una propria candidatura in qualità di numero uno della Banca Mondiale: "Non sono disponibile a candidarmi alla presidenza della Banca Mondiale. Il mio impegno è tutto sulla fondazione".

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