RETI

Network Functions Virtualization: a gennaio l’ultima serie di Plugtests Etsi Nfv

Verso la standardizzazione (e oltre). Dal 15 al 19 gennaio, a Sophia Antipolis Etsi Nfv ospiterà una cinque giorni all’insegna dell’interoperabilità dei sistemi e dei servizi sviluppati in modalità multipartecipante

Pubblicato il 15 Set 2017

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Nfv (Network Function Virtualization) e Sdn (Software-Defined Networking) rappresentano l’ultima evoluzione delle tecnologie incentrate sulla virtualizzazione*. La softwarizzazione degli apparati, infatti, inaugura un paradigma che, da qui ai prossimi anni, andrà a cambiare profondamente le reti di telecomunicazioni, permettendo ai fornitori di servizi e ai loro clienti di offrire una quantità di servizi network-centrici. Ecco perché l’Etsi Nfv (European Telecommunications Standards Institute Network Function Virtualization) sta lavorando ormai già da cinque anni all’obiettivo di definire di un’architettura standardizzata, incentrata su prodotti interoperanti in ambiente multi-vendor. L’ultima serie di Nfv Plugtests, in particolare, si svolgerà presso Etsi, a Sophia Antipolis, in Francia, dal 15 al 19 gennaio. Basandosi sullo slancio della precedente edizione in Spagna, Etsi Nfv offrirà ai partecipanti la possibilità di dimostrare l’interoperabilità dei sistemi e dei servizi sviluppati.

Network Function Virtualization: una road map condivisa

Le origini del progetto risalgono all’ottobre del 2012, quando un gruppo di operatori, cogliendo le opportunità di un’applicazione condivisa ed estesa, si erano attivati per definire gli standard architetturali, presentando un libro bianco su Nfv e Sdn in occasione di una conferenza a Darmstadt, in Germania. Il gruppo, parte dell’Etsi (European Telecommunications Standards Institute) era composto da alcuni rappresentanti dell’industria delle telecomunicazioni.

Da allora Etsi Nfv è diventato un programma condiviso ormai da più di 270 operatori a livello mondiale che lavorano insieme per definire un’architettura di riferimento condivisa da costruttori e operatori. Il successo dell’iniziativa, infatti, non è solo dimostrato dall’ampio numero di aziende coinvolte in Etsi Nfv, ma anche dalle numerose attività correlate che sono in qualche modo state originate dai lavori del gruppo, in primis l’iniziativa Opnfv per la realizzazione di una piattaforma open source in grado di soddisfare i requisiti propri degli operatori di telecomunicazione.

Etsi Nfv 2018: gli obiettivi del programma

Simile al precedente evento che ha avuto luogo lo scorso marzo in Spagna (il tasso di successo raggiunto rispetto ai livelli di interoperabilità Nfv era arrivato al 98%), Etsi ha dichiarato che l’obiettivo principale del 2018 sarà quello di fornire l’opportunità di effettuare i test di interoperabilità in modalità multipartecipante.

La sessione, di cinque giorni, vedrà i player condividere e testare tutti i componenti chiave delle implementazioni Nfv, tra cui funzioni di rete virtuale (Vnf), infrastrutture Nfv (Nfvi), gestori di infrastrutture virtuali (Vim) e soluzioni di gestione e orchestrazione (ManoMANagement and Orchestration). I rappresentanti dei fornitori e delle varie comunità open source saranno in grado di valutare il livello di interoperabilità delle loro implementazioni e di confermare l’adesione alle specifiche di Nfv definite da Etsi.

In particolare, le sessioni affronteranno i concetti emergenti come l’operatività multisito, i percorsi di rete, la consapevolezza di piattaforma ma anche aspetti legati alla gestione dei guasti e delle prestazioni nonché alle interfacce di programmazione delle applicazioni Nfv.

Uno degli aspetti fondamentali del programma 2018 sarà l’ambiente di test ubiquo (ubiquitous testing environment). Basandosi sullo Hub Etsi per l’interoperabilità e la convalida (Hive), Etsi consentirà sia l’integrazione che il pre-test remoti per l’evento, così come ulteriori attività di test e convalida collaborative come le prove di interoperabilità remota, PoC, demo o convalida Api durante e tra gli eventi Nfv di Plugtests.

*Differenze tra architettura Nfv e Sdn

L’architettura Nfv, si compone di tre domini: il dominio delle funzioni di rete virtualizzate (Virtual Network Functions), il dominio dell’infrastruttura di virtualizzazione (Nfv Infrastructure) ed il dominio Mano (MANagement and Orchestration). Ciascun domino comprende a sua volta un insieme di componenti, elementi basilari specifici del dominio. Un’architettura Sdn segue lo stesso modello di quella Nfv, differenziandosi per l’utilizzo di domini diversi.

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