LA VERTENZA

Nokia conferma 115 licenziamenti, i sindacati: “Pronti ad azioni legali”

Sfuma l’accordo al Mise: le lettere partiranno da novembre. Fiom, Fim e Cisl: “Segno della totale impotenza delle istituzioni”

Pubblicato il 12 Ott 2017

Nokia conferma 115 licenziamenti in Italia. “Nonostante sia stata invitata ad un ripensamento dai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico, presente all’incontro, è stata irremovibile”, spiegano i Fiom, Fim e Uilc. Da novembre partiranno le lettere di licenziamento.

“Riteniamo molto grave quanto accaduto – dichiarano Fiom, Fim e Uilm – segno della totale impotenza delle istituzioni e dell’inadeguatezza del governo che non riesce neanche a far rispettare gli impegni assunti l’anno scorso dalla multinazionale finlandese. Nel luglio 2017, infatti, aveva garantito che il processo di ristrutturazione sarebbe stato gestito senza azioni traumatiche nei confronti dei lavoratori”.

Nokia, invece, “procede nella sua riorganizzazione a colpi di licenziamenti da una parte e assunzioni da altre grazie a finanziamento pubblici. Il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Lombardia non possono solo prendere atto ma devono intervenire in modo più incisivo”. Fim, Fiom e Uilm “ritengono che l’esito di questa trattativa sia stata un’occasione persa per tutti. Nei prossimi giorni ci confronteremo con i lavoratori e decideremo le azioni sindacali da intraprendere, oltre a quelle legali”, concludono.

“Nokia – commenta Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl – ha rifiutato qualsiasi accordo di utilizzo di ammortizzatori sociali e si avvia, a partire dal 7 novembre, a licenziare 115 lavoratori. E’ inaccettabile la politica occupazionale delle multinazionali, vengono in Italia, prendono finanziamenti pubblici, utilizzano in modo improprio gli ammortizzatori sociali e poi licenziano i lavoratori più anziani per assumerne altri con minor costo. Il Governo non può più tacere sulla macelleria sociale avviata nel settore delle telecomunicazioni ad alta tecnologia e con significative esperienze professioanli. La Fistel Cisl chiede al dipartimento ammortizzatori sociali la verifica della legittimita’ sull’utilizzo della cassa per ricollocazione. Chiede inoltre al Mise e alla Regione Lombardia conto dei finanziamenti pubblici erogati a Nokia vista la continua prassi dei licenziamenti senza tutelare l’occupazione”.

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