Payment platform per bonifici “Sepa compliant”

Pubblicato il 20 Feb 2014

A causa dei tassi di migrazione europei non sufficientemente alti per garantire una transizione agevole per consumatori e imprese verso i nuovi schemi di bonifico e addebito diretto SEPA, la Commissione Europea ha annunciato una proposta per consentire alle imprese di effettuare pagamenti e addebiti diretti domestici sino al 1° agosto 2014. Ciò dovrebbe appunto far rimandare la scadenza per la migrazione verso la SEPA Direct Debit.

Molte banche italiane continueranno, quindi, a gestire gli addebiti diretti domestici con data scadenza non oltre il 31 luglio 2014 (salvo diverse disposizioni di Banca d’Italia), ma invitano ancora una volta i propri clienti a completare rapidamente la migrazione al SEPA Direct Debit.

Ntt Data global IT innovator sta attualmente fornendo le proprie soluzioni SEPA a molte banche, centri servizi e centri applicativi, supportando queste organizzazione proprio nella migrazione alla SEPA, in accordo con le specifiche strategie che sono state scelte dai singoli PSP.

Per quel che riguarda il mercato assicurativo, Ntt Data Italia sta proponendo la propria visione di Payment Platform che si pone come gateway unico dei flussi tra la Compagnia e i Provider di servizi di pagamento, rispondendo alle esigenze dei clienti di pagare in base alle loro preferenze di utilizzo dei vari strumenti e garantendo il costante aggiornamento sia delle modalità di integrazione con i Provider (es. MyBank, CBILL) sia delle esigenze di conformità (SEPA).

La Payment Platform è quindi la proposta di Ntt Data Italia per i clienti corporate delle banche al fine di renderli “SEPA compliant” e abilitarli a una gestione di vari servizi di pagamento e dei relativi flussi di rendicontazione con un approccio “multicanale”, “multi servizio” e pronta a recepire quelli che saranno i nuovi strumenti di pagamento del prossimo futuro.

Le autorità Italiane responsabili della migrazione alla SEPA stanno monitorando attentamente il processo di migrazione, attraverso richieste informative dirette alle società che non hanno ancora completato la transizione. A questo fine, Banca d’Italia si riserva la facoltà di richiedere alle banche informazioni puntuali per effettuare controlli mirati sullo stato di avanzamento della migrazione delle singole aziende.

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