STRATEGIE

Pichai (Google): “Così cambierò Android”

Al timone da marzo, il nuovo Android chief ribadisce l’impegno a rispettare la natura aperta del sistema, ma spiega che bisogna migliorare la user experience di tutti. Chrome resta strategico

Pubblicato il 13 Mag 2013

Patrizia Licata

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“Open” ma non senza problemi: il nuovo Android chief di Google, Sundar Pichai, parla delle sfide connesse con il suo ruolo di guida del sistema operativo mobile numero uno al mondo e di Chrome in un’intervista alla vigilia della conferenza annuale Google I/O (da martedì a venerdì a San Francisco). Pichai, che ha preso il posto di Andy Rubin a marzo, ribadisce che la sua azienda è fermamente convinta della validità di un sistema “aperto”, come è Android, ma spiega anche che tale sistema limita la capacità di Google di portare un’esperienza omogenea e facilmente riconoscibile a tutti gli utenti del suo Os mobile.

“Senza cambiare la natura aperta di Android, come possiamo contribuire a migliorare la user experience di tutti, ovunque siano e da qualunque device si colleghino? Questa è la più grande sfida di Android”, afferma Pichai.

Il tema ritorna quando Pichai dà un commento su Facebook Home: è un prodotto molto interessante, ma il top manager di Google non è d’accordo con la visione di Zuckerberg secondo cui la persona è al centro dell’esperienza. Anche un’applicazione come Facebook Home, sottolinea Pichai, dimostra quanto sia difficile fornire a tutti gli utenti la stessa esperienza d’uso.

“Noi vogliamo essere una piattaforma completamente aperta, ma vogliamo anche garantire a tutti gli utenti finali una buona esperienza”, dichiara Pichai. “Dobbiamo razionalizzare il sistema in modo che abbia senso per sviluppatori e utenti”. Google non si oppone, aggiunge Pichai, al fatto che ciascuno sviluppatore o azienda lavori su una sua versione di Android: Google accetta queste iniziative come parte della natura aperta del sistema. Questo approccio ha aiutato Google a conquistare carrier e Oem ma al tempo stesso ha determinato una forte frammentazione nell’universo Android.

Pichai ha anche commentato un possibile allontanamento tra Samsung e Google su cui speculano alcuni giornalisti dicendo che Big G non è preoccupata dal predominio di Samsung nell’ecosistema Android e che la relazione di Samsung con Google è simile ad altre di lunga durata che si trovano in tutta l’industria, come quella tra Intel e Microsoft.

Sulla Google I/O che inizia domani Pichai ha indicato che sarà molto focalizzata sugli sviluppatori, visto che non vi saranno grossi annunci di prodotto: “Sia in ambito Android che Chrome, dedicheremo questo I/O alle nostre iniziative per gli sviluppatori e alle infinite possibilità dei servizi Google che sfruttano queste piattaforme”, dice Pichai.

A proposito delle “due piattaforme”, Pichai ribadisce che Android e Chrome sono ugualmente importanti per Google; per questo l’azienda sta sviluppando sia notebook Android-powered che tablet Chrome-powered: i due sistemi servono scopi diversi ma sono entrambi considerati strategici.

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