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Pitruzzella: “E-commerce non sia far west”

Relazione annuale dell’authority, il presidente dell’Antitrust: “Internet offre straordinare opportunità di crescita ma bisogna evitare nuove forme di sfruttamento del consumatore”. Il presidente del Senato Pietro Grasso: “Innovazione italiana bloccata da criminalità organizzata che non ha bisogno di reperire capitali”

Pubblicato il 30 Giu 2014

E.L.

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“L’e-commerce offre straordinarie possibilità di crescita economica, ma internet non può tramutarsi in un Far West dove tutto è consentito”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale dell’Autorità.

L’attività a tutela del consumatore “si è concentrata in particolare su quei settori che, per la novità delle relazioni commerciali, possono dare vita a nuove forme di sfruttamento del consumatore. Per queste ragioni – ha spiegato – tra le priorità dell’Antitrust c’è l’e-commerce, settore nel quale abbiamo concluso casi importanti, che hanno condotto all’oscuramento di 160 siti che vendevano prodotti contraffatti e di 3 siti che vendevano farmaci soggetti a prescrizione medica”.

Inoltre l’Antitrust ha avviato “tre istruttorie nei confronti di grandi operatori dei nuovi mercati aperti da internet, quali Google, Apple, Amazon e Gameloft nel settore delle applicazioni gratuite per smartphone e tablet, Tripadvisor nel mercato delle recensioni online e Groupon in quello dell’e-couponing”.

Pitruzzella ricorda poi che “l’attività dell’Autorità in materia di commercio elettronico è particolarmente intensa anche a livello internazionale dove partecipa alle azioni annuali settoriali di verifica dei siti internet e al progetto comunitario European unfair terms strategy”.

E’ intervenuto anche il presidente del Senato Pietro Grasso. “Oltre al capitalismo di relazione (messo sotto accusa da Pitruzzella, ndr) c’è un’altra concorrenza sleale che blocca la nostra economia e soffoca nella culla idee innovative, operatori coraggiosi e imprese che in altri contesti potrebbero prosperare. Mi riferisco alla criminalità organizzata, che inquina l’economia e prospera senza doversi preoccupare della difficoltà di reperire i capitali per iniziare le attività e dei vincoli previsti dalla legge in materia di tutela dei diritti del lavoratore”.

La relazione di Pitruzzella è stata commentata da Aldo Bisio, ad di Vodafone Italia. “E’ ispirata a principi di indipendenza – ha detto – e richiama con forza la centralità della concorrenza per la competitività del Paese. Il presidente Pitruzzella individua con chiarezza la strada da percorrere per rimuovere ostacoli e rendite di posizione che ancora pesano su alcuni settori. Apprezziamo il riferimento – ha proseguito – ad una concorrenza fondata sui meriti, a beneficio dell’innovazione, del consumatore, della competitività del sistema, e della crescita economica. Confidiamo infine – ha concluso Aldo Bisio – in una azione sempre più incisiva da parte dell’Antitrust per garantire una corretta dinamica concorrenziale e una ‘uguaglianza delle opportunità’ tra operatori economici, soprattutto in un settore, come quello delle telecomunicazioni, definito cruciale per il rilancio dell’economia”.

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